lock forward back pause icon-master-sprites-04 volume grid-view list-view fb whatsapp tw gplus yt left right up down cloud sun
Brescia
di GIUSEPPE UNGARI 14 feb 2024 09:21

Casa: un luogo che dà dignità

L’impegno della Congrega della Carità Apostolica per rispondere al bisogno primario delle persone, anche quelle in difficoltà, di avere un’abitazione

“Era una casa molto carina, senza soffitto, senza cucina”, poi la descrizione dell’abitazione proseguiva dettagliando la mancanza di solette e di arredi fondamentali, per concludere con un improbabile riferimento toponomastico che infieriva su chi, come si dice a Brescia, “ha un rametto”. Se la filastrocca ha goduto di qualche successo, non si può però negare che infondesse anche una certa malinconia canticchiando il disagio di una casa che tale non era: un vuoto, più che precarietà… assenza di tutto.

Certo era altra cosa riconoscere “casa mia, casa mia, per piccina che tu sia, tu mi sembri una badia”. Saranno state solo quattro mura vicine tra loro, a delimitare uno spazio appena sufficiente ma comunque proprio: sicuro, caldo, accogliente. Più ancora: un luogo che dà dignità, che offre possibilità di prospettiva, il presupposto per guardare con serenità la costruzione di un futuro per sé e per i propri affetti.

Al quartiere Mazzucchelli, in via Rose di sotto, in rua Confettora, in via Pulusella, in via Paitone, in via della Congrega, in via Garzetta, in via Monti, in via del Brasile, in vicolo san Clemente… la Congrega, mettendo a disposizione nei secoli per migliaia di persone e centinaia di famiglie i numerosi alloggi e appartamenti di cui dispone, ha offerto proprio questo: ha garantito e assicura tutt’oggi un luogo dove finalmente approdare, nel quale possano trovare posto le fatiche e le preoccupazioni più intime, dove proteggere qualche fragilità o custodire le asperità e le disavventure che la vita ha riservato ma anche dove portare i propri sogni di futuro, le speranze, le possibilità di riscatto, di crescita, di felicità.

Non solo locazione: soprattutto accoglienza, accompagnamento, sostegno, prossimità. Nel tempo i modi sono cambiati, dalle visite che i Confratelli compivano suddividendosi i quartieri della città in cui prestare aiuto, all’housing che garantisce il puntuale e periodico relazionarsi degli operatori della Congrega con i propri inquilini. Si raccolgono storie, si ascoltano i bisogni, si prova a rispondere alle esigenze e alle necessità di chi è solo, si creano relazioni, si avviano percorsi di crescita, si costruiscono reti di buon vicinato, anche grazie all’inserimento nei vari contesti abitativi di realtà associative, del Terzo settore, caritative e sociali. Così è nata la scala delle Associazioni, la presenza di giovani dell’Operazione Mato Grosso e di preziose realtà quali la san Vincenzo, le cooperative di Bessimo, La Rete, san Giuseppe, Il Calabrone, Contatto e La Vela, le Associazioni Un medico per te e Stella Cometa.

GIUSEPPE UNGARI 14 feb 2024 09:21