Festival della Pace sulle sfide dell'Europa
Presentato il programma dell'ottava edizione in programma dal 7 novembre
Si svolgerà da venerdì 7 a domenica 23 novembre l'ottava edizione del Festival della Pace, organizzata da Comune e Provincia di Brescia, in collaborazione con Fondazione Brescia Musei e Amnesty International e con l'alto patrocinio del Parlamento Europeo.
I focus dell’edizione 2025 del Festival, che come hanno sottolineato a più riprese Laura Castelletti e Roberto Rossini, sindaca e presidente del consiglio comunale di Brescia, “non è del Comune ma della città”, sono l'Europa e l'Unione europea.
I venti di guerra lambiscono l'Europa sempre di più e dopo decenni in cui i conflitti hanno interessato parti del mondo "altre" rispetto al Vecchio Continente, quello russo-ucraino prima e quello israelo-palestinese poi hanno portato guerra e violenza, in tutte le sue forme, fuori dalla porta dell'Europa, richiamando l'Unione Europea a un ruolo di pacificatore ora più che mai fondamentale e necessario.
Da luogo ideale, depositario della democrazia, dei diritti, dell'attenzione al sociale, ancora oggi meta agognata e ambita per gran parte delle popolazioni che vivono ai suoi confini, l'Unione europea sta oggi mostrando tutta la sua difficoltà dinanzi alle sfide poste dalla contemporaneità. Democrazia, libertà, diritti, giustizia e progresso sociale, crescita sostenibile e progresso economico restano ancora i fondamenti dell'Unione Europea.
Per fare in modo che tali fondamenti continuino a essere effettivi e concreti, è necessario fermarsi a riflettere sugli elementi di fragilità e su come l'Unione Europea possa agire e, nel contempo, trovare modi in cui possa rispondere alle molteplici sfide poste dai diversi archi di crisi geopolitici e geoeconomici del sistema internazionale. Su questo tipo di riflessione il Festival della Pace di quest'anno focalizza la sua attività, promuovendo un'azione di democrazia dal basso, un dibattito tra cittadini e cittadine, una raccolta di idee, riflessioni, proposte che abbiano peso e valore politico. Si propone un confronto tra la politica, le parti del Terzo Settore, gli stimoli e i suggerimenti delle diverse categorie di professionisti sui percorsi da intraprendere, stimolando una valutazione ragionata e qualificata su quali impatti le eventuali riforme (o mancate riforme) dei singoli e specifici settori avrebbero in concreto.
L'avvio della rassegna alla presenza di Pina Picerno, vicepresidente del Parlamento europeo, venerdì 7 novembre, si terrà alle 17.30 nel salone Vanvitelliano di Palazzo Loggia, con la consegna del "Premio Brescia per la Pace 2025" a Olga Karatch, giornalista bielorussa e attivista per la pace e i diritti civili nel suo Paese e per questo impegno condannata a morte dal regime di Aleksandr Lukashenko. Nella stessa occasione sarà consegnato anche un secondo riconoscimento istituito dal comitato esecutivo del festival quest’anno: il Premio “Pace e sviluppo” pensato per valorizzare uno dei tanti progetti di cooperazione internazionale promossi dalla Consulta per la pace e la cooperazione, la solidarietà internazionale e la promozione dei diritti umani del Comune di Brescia. Al museo Santa Giulia seguirà on l'inaugurazione, alla presenza di artisti e curatrice, della mostra "Material for an Exhibition. Storie, memorie e lotte dalla Palestina e dal Mediterraneo. Opere di Haig Aivazian, Mohammed Al-Hawajri, Emily Jacir, Dina Mattar", curata di Sara Alberani.
L'esposizione, promossa e organizzata da Fondazione Brescia Musei, mette in luce il ruolo dell'arte come pratica capace di costruire relazioni e di tessere legami di solidarietà tra le geografie del Mediterraneo e accoglie opere sopravvissute al bombardamento e alla distruzione nel 2023 di Eltiqa Group for Contemporary Art, spazio per l'arte contemporanea a Gaza. A partecipare all'ideale ricostituzione di questo spazio artistico sono chiamati due dei fondatori del Collettivo Eltiqa ("Incontro" in arabo), gli artisti Mohammed Al-Hawajri e Dina Mattar; con loro l'artista libanese Haig Aivazian e l'artista palestinese Leone d'oro a Venezia nel 2007, Emily Jacir. Le loro opere conferiscono consistenza alla memoria, rendono visibili le condizioni materiali, politiche ed emotive che attraversano ogni atto creativo.
La mostra si potrà visitare dall'8 novembre al 22 febbraio e 2026 e sarà visitabile gratuitamente per tutta la durata del Festival (8-23 novembre).
Il programma della manifestazione si articola in oltre 100 eventi, organizzati da 60 realtà diverse, che sono frutto di collaborazioni con Dòsti Festival delle arti e delle culture religiose, Umanità Migrante, Librixia, Rinascimento Culturale, Rassegna della Microeditoria Italiana, Sistema Bibliotecario Bresciano, Università e Accademie, MITA-Museo Internazionale del Tappeto Antico.
Tutti gli eventi del Festival della pace, presentati sul sito del Comune di Brescia, sono a ingresso gratuito, fino a esaurimento dei posti disponibili.