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Brescia
di REDAZIONE 05 mar 2025 06:38

Fondazione Cariplo: sì alla Legacy di Capitale

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Il piano strategico di welfare culturale. Dal Teatro Romano di Brixia ai quartieri, presentato dal Comune di Brescia è stato finanziato dal bando Emblematici Maggiori di Fondazione Cariplo

Il progetto “La legacy di Capitale italiana della cultura: un piano strategico di welfare culturale. Dal Teatro Romano di Brixia ai quartieri”, presentato dal Comune di Brescia è stato finanziato dal bando Emblematici Maggiori di Fondazione Cariplo

Il progetto triennale, dal valore complessivo di 5,2 milioni di euro, 2,5 dei quali finanziati dal bando, è pensato come un’estensione degli effetti di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, e punta a trasformare l’eredità culturale in un programma inclusivo e a lungo termine per una comunità coesa, plurale e accogliente. Al centro de “La legacy di Capitale italiana della cultura”, di cui Palazzo Loggia è capofila, c’è lo sviluppo del Piano Strategico Brescia 2030, con focus specifico sul triennio 2025-2027, redatto e gestito dalla consulente Francesca Bertoglio, in stretta collaborazione con i settori Cultura ed Edilizia monumentale del Comune. 

“E’ un’ottima notizia”, è stato il commento della sindaca Laura Castelletti, “che certifica la validità del nostro progetto e l’impegno di tutte le persone che ci hanno lavorato. E’ un piano ambizioso, in linea con la nostra visione di città, che valorizza uno sviluppo sociale e culturale sostenibile, puntando su pluralità, inclusione, partecipazione e giovani. Siamo entusiasti di questa opportunità, ora possiamo continuare a costruire su quanto già raggiunto durante l'anno di Capitale della Cultura. Questo finanziamento rappresenta un investimento nel futuro e una testimonianza della fiducia nel nostro impegno a fare di Brescia un esempio di rigenerazione urbana e di vivacità culturale. Rafforza la collaborazione tra il settore pubblico e quello privato, ma incarna anche un modello innovativo di sviluppo culturale e sociale sostenibile, potenziando l'identità di Brescia come città europea, luogo di incontro e di scambio, in cui storia, modernità e innovazione si fondono per creare un ambiente dinamico e stimolante”.

Il progetto si prefigge di consolidare la rete culturale pubblico-privata che ha contribuito al successo di BgBs2023, rafforzando l’integrazione di istituzioni culturali, associazioni di categoria, enti formativi e realtà sanitarie e sociali

Grazie al finanziamento ottenuto il consolidamento della rete culturale pubblico-privata che ha contribuito alla Capitale della Cultura e che si riunisce ora intorno alla nuova progettualità di lungo termine: il Piano Strategico della Cultura della Città di Brescia 2030. A beneficiare di quanto erogato da Fondazione Cariplo sarà il Teatro Romano, protagonista, insieme al vicino Palazzo Maggi Gambara, di un progetto di studio, restauro e rifunzionalizzazione inclusiva, contribuendo al traino dell’attrattività e identità turistico culturale consolidata durante l’anno di Capitale che nell’area archeologica ha registrato il maggior attrattore. Il progetto di fattibilità tecnico-economica è stato compilato dall’architetto Valeria Ghezzi. 

L’intervento è da inquadrare come azione propedeutica ai futuri programmi di recupero integrale, valorizzazione e riuso del Teatro Romano di Brixia già tracciati dall’Amministrazione e da Fondazione Brescia Musei, in collaborazione con Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Brescia, e affidati all’architetto David Chipperfield. 

L’area del Teatro Romano è caratterizzata, per sua stessa fisionomia, da “barriere architettoniche naturali e connaturate alla sua storia”. L’intervento prevede quindi, secondo linee di inclusività e accessibilità, di poter rendere facilmente visitabile la cavea, anche con soluzioni temporanee che accompagnino alla visione durante gli scavi archeologici che dal 2025 la Soprintendenza effettuerà nella parte dell’ima cavea ancora interrata. La parte sostanziale dell’intervento è dedicata al recupero dei locali al piano terra del corpo meridionale di Palazzo Maggi Gambara, che assumerà la funzione di portale museale per l’area archeologica. Nei locali completamente riqualificati, consolidati strutturalmente e dotati degli impianti necessari allo svolgimento delle attività e al comfort dei visitatori, sarà possibile collocare un’area di accoglienza/biglietteria allestita con attrezzature il guardaroba/bookshop, nuovi servizi igienici, spazi informativi e introduzione ai percorsi di visita in esterno, che si svolgeranno lungo l’emiciclo dell’ima cavea. 

Questa azione prevede un contributo richiesto a Fondazione Cariplo a favore del Comune di Brescia di 900mila euro. Il Comune aggiungerà un importo di 2,1 milioni di euro di risorse proprie, per un costo complessivo pari a 3 milioni di euro.

“La legacy di Capitale italiana della cultura” prevede anche l’attivazione di cinque “Hub Culturali”, spazi attrezzati e interconnessi agli altri, dedicati ad attivare progetti culturali caratterizzati da un alto grado di partecipazione attiva dei cittadini. Le attività sono sviluppate in collaborazione con la rete degli operatori culturali del territorio e con le principali istituzioni culturali cittadine. 

Quattro hub saranno nei quartieri, e uno in centro. La programmazione culturale degli hub risponde alle specifiche esigenze dei territori, ma sviluppa anche progetti integrati tra loro. 

Nella zona Ovest si prevede un rafforzamento dello Spazio UAU, nella zona Nord della biblioteca sociale del Villaggio Prealpino, nella zona sud è l’attuale Spazio Lampo, e un domani per quella zona sarà il Community Hub la cui realizzazione è prevista all’interno de “La scuola al centro del futuro”, progetto inserito nel SUS – Strategia di Sviluppo Urbano Sostenibile. Nella zona est il progetto prevede un percorso di co-progettazione con il territorio e in particolare nelle scuole, per immaginare insieme ai ragazzi ed entro il 2026 Hub cultura all’interno del recupero dell’ex Arici-Sega. L’Hub Cultura del centro città coincide con il rafforzamento dello spazio Mo.Ca indicato dal progetto come punto di interconnessione tra i diversi hub periferici, nella sua vocazione primaria di polo di accelerazione per le nuove creatività giovanili. 

In questa azione è previsto il coinvolgimento attivo della Cooperativa Il Calabrone per lo spazio Mo.ca, attualmente affidatario del servizio Informagiovani, con un contributo richiesto a Fondazione Cariplo di 454mila euro.

Il Comune di Brescia attiverà servizi di mediazione culturale per un contributo di Fondazione Cariplo pari a 110mila euro. Sono inoltre previsti acquisti e allestimenti per gli hub culturali pari a 212mila, interamente richiesti a Fondazione Cariplo.

Il progetto presenta anche l’azione denominata “Carmine: isola del contemporaneo” per la valorizzazione e messa in rete degli spazi già esistenti per l’arte e la cultura contemporanea, come Carme, il Nuovo Eden, il rifugio Bunkervik, i vari ateliers / studio d’artista, per creare una “isola del contemporaneo”. L’intervento richiede un’azione di programmazione e comunicazione integrata.

Inoltre, con le risorse del bando i Comune intende dare supporto alla candidatura per abilitare “Carme” come sede del centro di produzione musicale regionale, in collaborazione con l'associazione Lampedée e l’Amministrazione Comunale. 

L’azione 4 prevede un impegno del Comune di Brescia di 75mila euro, di cui 25mila come contributo richiesto a Fondazione Cariplo.

Nel progetto finanziato da Fondazione Cariplo trova spazio anche il nuovo Teatro Borsoni, chiamato a svolgere un ruolo di teatro di cintura in un quartiere caratterizzato da una popolazione residente con alto tasso di background migratorio. Il progetto incentiva processi di partecipazione coadiuvati dalle cooperative e realtà associative nel territorio che svolgono funzioni di facilitatori e mediatori socioculturali con le diverse comunità presenti. Sempre al fine di creare una maggiore permeabilità tra il teatro e il quartiere, lo spazio dovrà dotarsi di attrezzature dedicate per la realizzazione di una arena estiva nell’area esterna. Questa azione prevede il coordinamento del Ctb per la realizzazione dell’arena esterna e per l’attivazione di una stagione partecipata con il quartiere, con un contributo complessivo richiesto a Fondazione Cariplo di 200mila euro.

La Cooperativa ManoLibera coadiuverà il Centro Teatrale Bresciano nella mappatura delle progettualità artistiche delle varie comunità straniere presenti nel territorio, oltre a dar vita a produzioni artistiche partecipate che potranno approdare in Teatro, con un contributo richiesto a Fondazione Cariplo pari a 35.000 euro.

Un’altra azione di “La legacy di Capitale italiana della cultura” prevede di sviluppare di spazi di co-progettazione e co-produzione rivolti al target adolescenti e giovani adulti all’interno del sistema degli Hub cultura, con dotazione di attrezzature finalizzate a incentivare attività, laboratori, calendari di piccoli o grandi eventi nell’ambito musicale, cinematografico, illustrazione, gaming.

Si vuole progettare, inoltre, un Festival di libera espressione di e per adolescenti co-creato con i giovani, che coinvolga i nuovi hub culturali in modalità integrata, sulla scorta di quanto emerso dagli Stati Generali dei Giovani edizione 2024.

Sempre in quest’ambito, una delle azioni previste è lo sviluppo di un prodotto editoriale dedicato a riportare a una unità narrativa il panorama dell’offerta culturale bresciana in coprogettazione e co-produzione con il target giovanile.

Infine, psicologi, educatori, medici e operatori sociali collaboreranno per affrontare il disagio psicologico tra gli adolescenti, tramite interventi educativi e attività culturali.

Questa azione prevede il coinvolgimento del capofila Comune di Brescia con un importo richiesto a Fondazione Cariplo di 164mila euro e della Cooperativa La Rete per una richiesta di contributo a Fondazione Cariplo pari a 70mila euro.

L’ultima azione del progetto prevede il supporto a giovani artisti under 25 attraverso l’opportunità di collaborare con istituzioni culturali e spazi innovativi come Mo.Ca e Carme, e il sistema degli hub cultura nelle aree decentrate.

Inoltre, per promuovere l’integrazione sociale attraverso arte e cultura, è prevista la creazione di residenze artistiche nei quartieri e laboratori per aumentare la partecipazione culturale dei residenti, mettendo a disposizione mediatori culturali e operatori sociali.

In particolare, Fondazione del Teatro Grande si candida a svolgere il ruolo di mentoring e attivatore socio-culturale nelle aree decentrate grazie alla rete degli hub culturali e al coinvolgimento delle realtà che operano nei quartieri per stimolare la partecipazione della popolazione. Per il perseguimento di tali obiettivi verranno sviluppati percorsi laboratoriali con artisti nazionali e internazionali, attivati processi di confronto e coprogettazione con le realtà presenti nei quartieri dando forma ad una programmazione artistica plurale (musica, teatro e danza). 

Il contributo richiesto a Fondazione Cariplo a favore della Fondazione Teatro Grande è pari a 200mila euro.

REDAZIONE 05 mar 2025 06:38