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Brescia
di ALBERTO CIVIDATI 07 ago 2020 09:05

Il Museo diocesano e l'Arici insieme

Nutriti dalla bellezza – questo il titolo della lettera pastorale 2019/2020 di mons. Pierantonio Tremolada, Vescovo di Brescia. L’espressione è come quando ci sentiamo dire “ti voglio bene”: inizialmente immediata nella comprensione, ma pochi istanti dopo ce ne chiediamo il senso. La bellezza coinvolge e affascina quando sa narrare i desideri dell’uomo, quando è in grado di sorprendere e incuriosire senza l’eccesso o il colpo di scena, custodendo una vita che si scopre e si comprende. Il Museo Diocesano e l’Istituto Cesare Arici hanno avviato una collaborazione cercando di dare forma alla parola del magistero e firmeranno un accordo nel mese di ottobre durante una conferenza stampa nella quale saranno presenti la Presidente Nicoletta Bontempi, il Direttore Mons. Gabriele Filippini e la Preside Paola Amarelli. Per l’anno scolastico 2020/2021 il Museo Diocesano, situato nel complesso del Convento di San Giuseppe, metterà a disposizione degli spazi: si fa scuola in aule decentrate attraverso una didattica per ambienti di apprendimento. Bisogna insegnare che gli spazi non sono solo strumentali e funzionali, non sono indifferenti al loro essere abitati: essi accompagnano il movimento del pensiero di chi in essi opera. Costruire luoghi della bellezza non è solo appagare e distendere i sensi, innanzitutto significa costruire luoghi per accendere l’intelligenza e l’immaginazione, coinvolgere in un’emozione che possa diventare sensibilità etica e sociale. Le scuole, i musei e le chiese possono diventare spazio di incontro e di condivisione per la gente, dove si edifica la comunità, ripensando il proprio patrimonio storico e culturale. Questo progetto coinvolge anche l’Archivio Diocesano, la Scuola Diocesana di musica Santa Cecilia e il Teatro Telaio. L’arte, il teatro e la musica sono forme espressive che accompagneranno gli studenti in modo trasversale nei vari ordini di scuola, perché ritenuti un canale fondamentale per la crescita. Queste non sono iniziative estemporanee o semplici episodi per rompere la possibile monotonia. Questa è una nuova idea di scuola: un laboratorio di ricerca, diretto dalla Preside Paola Amarelli, nel quale la bellezza è formazione vissuta nella pratica scolastica. Il dialogo tra il Museo e la scuola è intessuto anche mediante il Manifesto del Sacro, testo programmatico del Museo nel quale viene definito il concetto di “Sacro”, approvato dal Vescovo nel marzo 2020, e il progetto “Pillole di bellezza”, che promuove la riscoperta dei tesori delle chiese del centro storico di Brescia e della provincia attraverso la tecnologia. Fare scuola, fare cultura, è un modo per fare cristianesimo, attraverso una bellezza che ci parla dei nostri affetti, ci spinge a pensare in modo critico e ci educa ad essere cittadini.

ALBERTO CIVIDATI 07 ago 2020 09:05