Minori non accompagnati: la proposta della Lega

“Progetto di formazione lavoro per minori non accompagnati ed osservatorio per i diritti dell’infanzia”: è questo il titolo di una mozione che il gruppo consiliare della Lega (Lega Lombarda per Salvini Premier) presenterà nel prossimo consiglio comunale di Brescia. “Maranza a lavorare” – dice Fabio Rolfi, forse con un eccesso di realismo ma identificando bene il problema di lavoro e di impegno che vede anche a Brescia i giovani minori non accompagnati (in gran parte appunto extracomunitari) in balia di situazioni – spesso non positive – al raggiungimento dei fatidici diciotto anni di età. “Con questa nostra proposta – continua Rolfi – non vogliamo accodarci al treno delle sterili critiche che sono nate anche nella nostra provincia dopo alcuni ultimi episodi indicativi di una situazione non proprio sotto controllo. Vogliamo al contrario essere propositivi con la Loggia che, come tanti comuni, ha in carico questi giovanissimi”. Rolfi illustrando la mozione del suo gruppo (Rolfi, Massimo Tacconi, Michele Maggi; presente alla conferenza stampa anche Simona Bordonali) ricorda come dal 2023 al 2024 gli sbarchi siano numericamente diminuiti e di conseguenza anche l’arrivo dei minori non accompagnati si è ridotto: “I giovani che sono in questa situazione sono circa 400 nella nostra provincia – dice Rolfi – e oltre 300 sono in carico alla Loggia che li segue affidandoli a strutture convenzionate o in affido alle famiglie. Sono giovani di età dai 14 ai 16 anni che noi vorremmo fossero seguiti e indirizzati verso una professione e un lavoro che al raggiungimento della maggiore età permetta loro di essere autonomi ma soprattutto indirizzati a un lavoro che una provincia come la nostra spesso ha dimostrato di avere bisogno”. La Lega, dunque, vuole che questa sua proposta venga accolta dalla Loggia che, come altri comuni italiani, ha in carico questi giovani: non si tratta solo di una formazione che riguardi l’insegnamento della lingua italiana ma di un reale inserimento nel mondo del lavoro cercando di mediare domanda e offerta.
Anche Massimo Tacconi, mixando così il suo impegno politico con quello di imprenditore nel centro storico di Brescia, ha voluto rimarcare la positività della proposta della Lega: “Si tratta di mettere a frutto – ha detto Massimo Tacconi – le risorse finanziarie che il Governo ha già messo a disposizione dei territori che accolgono questi giovani. È dunque questo un progetto di formazione importante per tutto il nostro tessuto produttivo e per indirizzare i giovani a una vera integrazione che passa anche nel voler trasmettere l’attaccamento a un lavoro e al senso della fatica che in queste ultime generazioni sta sfuggendo”.
