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Brescia
di REDAZIONE 15 dic 2020 12:15

Piccole Pesti: a Natale dona un progetto

L’emergenza sanitaria ancora in corso ha acuito situazioni famigliari di fragilità educativa, culturale e sociale. Gli operatori di Piccole Pesti, il progetto innovativo sviluppato da Fraternità Giovani per andare incontro alle esigenze neuropsichiatriche di bambini dai 6 agli 11 anni portatori di gravi disturbi emotivi/sociali con alterazione del comportamento, hanno ripreso fin da subito l’erogazione di questo fondamentale servizio – l’unico a Brescia dedicato a questa fascia d’età -, ma il rapporto a distanza con utenti così piccoli non è stato facile.

Inoltre, la limitazione dei contatti sociali ha portato i bambini a vivere molto di più all’interno degli stessi ambienti aumentando così le manifestazioni di disagio. A ciò si è aggiunto un eccessivo utilizzo di strumenti elettronici durante il tempo libero, con conseguente impoverimento delle fonti di stimolazione.

Per questo motivo Fraternità Giovani ha deciso di mettere a frutto quanto sperimentato durante i periodi di lockdown, primo fra tutti la riappropriazione del territorio, come luogo dove svolgere le attività, in sicurezza, assicurando i giusti distanziamenti e garantendo la partecipazione dei bambini. Da qui il pensiero di attivare un nuovo progetto che aiutasse i bambini di Piccole Pesti a superare con più facilità questo difficile periodo emergenziale, destinato a durare ancora diversi mesi. Il progetto è composto da due attività distinte a seconda delle fasce d’età: LABORATORI DI ORTO-CULTURA per i più piccoli, in collaborazione con la Cooperativa Kemay, ed ESCURSIONI SUL TERRITORIO con l’aiuto del Cai per i più grandi. Fraternità Giovani ha coinvolto volentieri due realtà del territorio bresciano dotate delle competenze specifiche non presenti in Cooperativa. Un modo efficace di co-progettare il futuro degli utenti fragili mettendo a fattor comune le professionalità di ciascuno.

Il laboratorio di orto-cultura propone la coltivazione degli ortaggi orientata alla sensibilizzazione verso la natura, l’alimentazione e l’ambiente. In supporto verranno svolti percorsi di psicomotricità all’aperto, finalizzati allo sviluppo della memoria e dell’organizzazione visuo-spaziale. Sempre al centro del progetto rientrano attività di riabilitazione delle funzioni esecutive, nello specifico pianificazione, memoria, flessibilità cognitiva e problem solving.

Le escursioni sul territorio saranno attività di escursionismo, arrampicata, orienteering, con l’obiettivo di sensibilizzare i bambini verso il territorio montano e l’ambiente in generale, guidati dagli esperti del gruppo. Insieme si svolgeranno attività di psicomotricità all’aperto. Anche all’interno di questa attività si prevedono percorsi di riabilitazione delle funzioni esecutive, nello specifico pianificazione, memoria, flessibilità cognitiva e problem solving.

Per poter attivare questi progetti di cui i bambini hanno fortemente bisogno, il centro Piccole Pesti ha bisogno di un sostegno economico. Per questo motivo abbiamo lanciato la campagna A NATALE DONA UN PROGETTO. Ciascuno può effettuare una libera donazione sul conto corrente della Cooperativa e permettere la realizzazione del progetto nel 2021. In un anno così difficile questo può diventare un gesto particolarmente importante per i bambini di Piccole Pesti, ma anche per la persona nel nome della quale verrà effettuata la donazione che saprà certamente apprezzare un regalo così speciale, simbolo del vero spirito natalizio.

Qui le coordinate bancarie (si trovano anche sul sito della Cooperativa nella sezione news):

Cassa Padana filiale di Brescia viale Stazione, 4
IBAN IT41A0834011200000000953450
Causale: «Dona un progetto alle Piccole Pesti»


I numeri

Piccole Pesti: 1.640 giornate di presenza erogate nel 2019 (furono 678 nel 2018, 947 nel 2017); 33 ragazzi accolti nel 2019 (31 maschi, 2 femmine). I posti disponibili in questo centro sono 20, vi lavorano 8 operatori (6 dipendenti, 2 collaboratori). La media dei posti giornalieri occupati è di 8,5, l’età media dei bambini che hanno usufruito del servizio è 9,8.

Il progetto è nato nel 2015 con l’intento di intervenire precocemente, a fianco dei minori e delle loro famiglie, per promuovere il cambiamento ed evitare la cristallizzazione di situazioni e comportamenti disfunzionali (iperattività, ansia, fobie specifiche, oppositività ecc.), con conseguenze che possono ricadere sulla famiglia, sull’ambiente scolastico o sulle relazioni del bambino.

REDAZIONE 15 dic 2020 12:15