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Brescia
21 mag 2022 08:34

Ragazzi, come state?

14 video realizzati dagli studenti delle scuole superiori di Brescia e Bergamo raccontano le diverse esperienze vissute durante la pandemia e lanciano un messaggio per rigenerare la convivenza sociale.

Si tratta di un progetto pilota, innovativo nelle tematiche e nel metodo, per affrontare le fragilità evidenziate dal Covid che potrà essere utilizzato a livello nazionale.

E’ partito dall’interrogativo “Come state?” il percorso formativo rivolto a un centinaio di ragazzi della scuola superiore delle province di Brescia e Bergamo per sanare le ferite lasciate dal Covid.

Narrazione, condivisone e rielaborazione sono i tre verbi che hanno contraddistinto il progetto “Genius vitae: parole di cittadinanza per rigenerare la convivenza sociale”, un progetto realizzato dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano con il finanziamento della Banca d’Italia, coordinato dal sociologo dell’Università Cattolica Mauro Magatti.

E’ in questa cornice che si inserisce il progetto realizzato dall’equipe del Centro studi di pedagogia della famiglia e dell’infanzia (Cespefi) della sede di Brescia in due scuole bresciane – Liceo classico Arnaldo e Istituto Bonsignori di Remedello- e in due bergamasche - Licei Opera Sant’Alessandro  e ITI Marconi di Dalmine.

L’emergenza Covid ha infatti mostrato una pluralità di forme di vulnerabiltà umana e sociale, come la morte e la malattia, ma anche la povertà, l’esclusione sociale, la solitudine e il disagio psicologico.

Mediante forme di narrazione condivisa, agli studenti della scuola superiore è stata proposta durante le ore di Educazione civica, una rilettura e una valorizzazione dell’esperienza, che si sviluppa sia a partire dal presente sia lavorando sulla memoria. In questo modo i giovani possono formarsi ad una cultura civica che valorizzi la partecipazione.

Il risultato è stato raccontato e fatto vedere attraverso 14 video realizzati dagli studenti venerdì 20 maggio nella sede del Campus dell'Università Cattolica a Mompiano. I ragazzi delle quattro scuole hanno illustrato i lavori realizzati in classe, grazie anche alla collaborazione e al supporto dei docenti del Dams.

“Loro stessi saranno “generativi”, portatori di un messaggio positivo per la comunità, rafforzando così il senso civico di corresponsabilità sociale – ne è convinta Monica Amadini, coordinatrice pedagogica della ricerca. La condivisione delle storie ha fatto crescere nei ragazzi una consapevolezza importante: non è ciò che accade a determinare il nostro percorso di vita, bensì quello che facciamo noi con quanto ci accade. Rendere comunicabili le esperienze è un passo importante non solo per elaborarle personalmente, ma per generare importanti processi di costruzione del senso del noi, a partire dalla storia e dalle storie”.   

Si tratta di un progetto “Pilota” che mette a sistema alcune azioni formative innovative che potrà essere esteso ad altre scuole del territorio nazionale.  Il percorso delle attività esplorative adotta infatti un approccio innovativo sia per le tematiche proposte sia per la metodologia di lavoro nonché per gli strumenti stessi messi in campo.

21 mag 2022 08:34