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Brescia
di MASSIMO VENTURELLI 14 dic 2016 08:13

Un festival di luci per il Castello

Dall'11 al 15 febbraio prossimi la prima edizione di una manifestazione che punta a fare entrare Brescia nella rete dei festival delle luci europei

Il Festival Internazionale delle Luci è un'iniziativa promossa dal Comitato Amici del Cidneo Onlus (realtà nata nel 2015 con l’intento di fare del castello un volano per lo sviluppo turistico e culturale della città) che, con la direzione artistica dell’associazione Cieli Vibranti, si terrà a Brescia dall’11 al 15 febbraio prossimi e che trasformerà gli ambienti del Castello in un percorso animato dentro la storia della città, dalle origini celtiche a oggi.

Il progetto sarà realizzato in collaborazione con il Glow Festival di Eindhoven, uno dei più importanti festival delle luci d’Europa, e aspira ad entrare a far parte della rete dei festival delle luci europei, grazie al supporto del suo ideatore Robbert Ten Caten – Fondatore dello stesso Glow Festival di Eindhoven e Responsabile della International Light Festival Organisation.

Il Festival proporrà un itinerario tra installazioni luminose, proiezioni e performance live che condurrà il pubblico attraverso la storia del Castello e della città; sarà il primo festival delle luci in Europa realizzato interamente in un castello e un’iniziativa unica nel suo genere in Italia.

Il percorso sarà accessibile ad ingresso libero ogni giorno dalle 18.30 (con ultimo ingresso alle 22.30), e prevede un totale di quindici installazioni, curate da artisti internazionali. Nei giorni del festival, l’accesso al Castello non sarà consentito alle auto, ma garantito da un apposito servizio “Light Bus”, realizzato da Brescia Mobilità, con navette (gratuite) che partiranno a intervalli regolari da piazzale Cesare Battisti e piazzale Arnaldo e dal trenino messo a disposizione dalla stessa Brescia Mobilità.

L’itinerario del Festival muoverà dalle origini celtiche del Castello – il primo edificio nato sulla collina del Cidneo era un tempio del dio della natura Bergimus – per proseguire con il periodo romano, medievale e giungere al Risorgimento e al presente.

Ciascuna installazione avrà un proprio accompagnamento musicale, così che il Festival sia anche l’occasione per ricostruire una sorta di “colonna sonora” della città, dalla polifonia di Luca Marenzio al pianoforte di Arturo Benedetti Michelangeli. La musica verrà riprodotta tramite altoparlanti, ma anche proposta dal vivo, con la partecipazione di giovani artisti, in collaborazione con il Conservatorio “Luca Marenzio”.

Simbolo del percorso sarà il fuoco: il fuoco dei falò delle tribù celtiche, il fuoco dello Spirito che anima i santi Patroni Faustino e Giovita che apparvero sulle mura per salvare il Castello e la città nel 1438, il fuoco dell’assedio di Federico II nel 1238 e del Sacco di Brescia del 1512, quello delle armi nell’eroica resistenza delle Dieci Giornate del 1849, il fuoco della rivoluzione industriale.

La leggendaria apparizione dei Santi Patroni sarà oggetto della prima installazione, una grande videoproiezione sulle mura del Castello realizzata dal giovane regista bresciano Marco Santi, già vincitore del concorso internazionale di Los Angeles «48 Film Project» per il cortometraggio “Clara”.

La Torre di Mezzo diventerà invece un libro a cielo aperto che racconta la storia di Brescia, grazie al progetto degli artisti tedeschi Detlef Hartung e Georg Trenz: sulla superficie della torre saranno proiettati e animati nomi di personaggi, frasi e date che racchiudono il passato e il presente della città.

Il fuoco, infine, sarà protagonista dell’installazione principale, una fiamma alta 9 metri collocata sulla Torre dei Francesi, che sarà visibile da tutta la città, come un’ideale torcia che restituisce al Castello la sua centralità nello spazio urbano e nella vita della comunità.

Il percorso si concluderà con un’installazione realizzata dai bambini bresciani, che a partire da 2.000 steli luminosi, forniti dal Festival, realizzeranno altrettanti fiori luccicanti, collocati nel prato al termine dell’itinerario. Un’ideale chiusura del cerchio e un passaggio di testimone tra la rievocazione del passato della città e coloro che saranno chiamati a scriverne il futuro.

Le altre installazioni che compongono il percorso, e il logo del Festival, come hanno spiegato gli organizzatori nel corso della conferenza stampa ospitata in palazzo Loggia, saranno oggetto di un’ulteriore presentazione a ridosso dell’avvio del festival.

L’iniziativa, che intende diventare un appuntamento fisso e di grande richiamo del palinsesto culturale bresciano, potrà infatti essere un decisivo contributo per il recupero del Castello come luogo vitale della città, facilitando l’attivazione di nuovi progetti e opportunità di sviluppo.

L’iniziativa si pone anche in sinergia con il rinnovamento dell’illuminazione realizzato da A2A e la nuova illuminazione artistica a LED realizzata in Castello che potrà essere ammirata dai visitatori, in particolare in due passaggi previsti nel percorso del Festival

MASSIMO VENTURELLI 14 dic 2016 08:13