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Brescia
di ELISA GARATTI 05 mar 2021 17:23

Una maratona per le donne

Lunedì 8 marzo, in occasione della Giornata internazionale della Donna, a partire dalle ore 17, sul canale Youtube del Comune di Brescia, prenderà avvio la Maratona della Lettura.

“Dopo la Maratona effettuata il 25 novembre in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne, abbiamo deciso di riproporre l’evento anche per l’8 marzo – spiega Roberta Morelli, Assessore alle Pari Opportunità del Comune di Brescia –. L’evento consiste nella lettura di un testo, scritto da una donna, per la durata massima di 4 minuti. Parleremo di violenza, ma non solo: cercheremo di esplorare diversi ambiti in un percorso di valorizzazione della figura femminile”.

Alla Maratona parteciperanno anche i Comuni che hanno aderito alla Rete delle Panchine Rosse, promossa dal Comune di Brescia con la delibera del 3 febbraio 2021. Sono 50 i Comuni uniti nell’iniziativa. “Con la rete delle Panchine Rosse, insieme ai centri antiviolenza, ci proponiamo di condividere percorsi, progetti, attività ed iniziative, oltre a costruire attività educative volte alla modifica degli stereotipi e dello scorretto linguaggio di genere. Insieme possiamo incidere di più!” continua Roberta Morelli.

Proprio in occasione dell’8 marzo, sarà inaugurata una panchina rossa a Brescia e altre tre a Calcinato. “Per la nostra comunità, si corona un sogno: finalmente, siamo pronti all’inaugurazione di 3 panchine, una a Calcinato, una a Calcinatello e una a Ponte San Marco – spiega Viviana Ponzoni, delegata alle Politiche Educative, Cultura e Pari Opportunità di Calcinato –. La speranza è quella di poter inaugurare, quando tutto sarà tornato alla normalità, anche le targhe con il logo creato dai ragazzi delle scuole medie”. Ma gli appuntamenti, per Calcinato, non finiscono qui: domenica sera si terrà uno spettacolo comico in diretta Facebook e lunedì il Comune parteciperà alla Maratona con tre letture a quattro voci.

Le iniziative promosse dal Comune di Brescia vivono dello stretto legame con i Centri Antiviolenza della zona. “La narrativa sana è importante. Oggi, invece, molta della narrativa è tossica a causa dell’uso massiccio del linguaggio sessista – spiega Roberta Leviani, responsabile del centro antiviolenza Butterfly -. La cronaca dei femminicidi, a volte, sembra il racconto della fine di un amore romantico. Questi articoli scoraggiano le donne violentate a denunciare, perché temono di diventare vittima di queste discriminazioni. Il linguaggio è importante: è necessario educare noi e i giovani. Comunque, è fondamentale preoccuparsi anche delle vittime di violenza assistita: i figli. Si pensi solo a questo dato: su 69 interventi con 25 donne collocate, i bambini sono 33”.

Non a caso, è attualmente in corso, per il biennio 2020-2021, il progetto “Brescia in rete contro la violenza sulle donne”, co-finanziato da Regione Lombardia, Comune di Brescia, gli Ambiti e il Centro Antiviolenza Butterfly. I fondi disponibili ammontano a circa 334mila euro. Il Comune di Brescia, inoltre, sostiene il progetto “Tratta” con l’associazione Lule per il sostegno agli orfani di femminicidio.

ELISA GARATTI 05 mar 2021 17:23

Un Commento

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celso vassalini

L'8 marzo per insegnare ai bambini il rispetto delle donne. Femminicidi e discriminazione sono triste realtà ogni giorno in tutto il mondo. A volte quella che viene proposta come "una leggerezza" nasconde in realtà un atto di violenza. Oggi è l'8 marzo, giornata in cui si celebrano le conquiste sociali e politiche delle donne. Un pensiero, mi sia consentito, lo rivolgo alla memoria di tutte le donne oggetto di violenza fisica e morale, alle tante vittime di femminicidio di cui la cronaca puntualmente registra episodi a catena. Il compito di noi genitori è educare i bambini al rispetto di tutti: donne, uomini, animali e natura. Ma fino ad ora dai risultati sembra che sia stato fatto un pessimo lavoro. Cerchiamo quindi di essere genitori migliori rispetto alle generazioni passate, urliamo nelle nostre case che non si può usare la violenza, che l'ossessione di avere soldi e potere non può calpestare la vita degli altri - e di interi popoli come succede nelle guerre, che la natura va rispettata, così come i diritti di ogni singolo individuo su questo bellissimo pianeta “madre terra” che stiamo distruggendo. “Donne, oppresse e sfruttate, madri amorevoli protettive, rivoluzionarie e coraggiose, talentuose e ispirate, Donne attrici, Donne poetesse, Donne in carne, gioiose, complessate, Donne di casa, regine dei fornelli, Donne giovani e Donne mature, Donne dalla dignità perduta e ritrovata, Donne guerriere e Donne fragili… Donne raccontate nei testi dei più grandi Cantautori, descritte dalle voci delle interpreti più espressive…”. Ed è nell’essere così flessibili, dinamiche e duttili, nella capacità di incidere a così tanti livelli della nostra quotidianità, che risiede la straordinaria forza delle donne. In tale scenario così ampio di figure femminili a cui ispirarci, propongo al Sindaco e al Consiglio Comunale, di dedicare un tributo (una gigantografia della Vittoria Alata in Piazza Vittoria) alle dottoresse, alle ricercatrici, alle infermiere, a tutte le donne impiegate nell’ambito sanitario, nel Volontariato, nelle forze dell’ordine, nel giornalismo e anche alle nostre rappresentanti in vari organismi Istituzionali e rappresentativi, espressione democratica del popolo. La capacità, tutta femminile, di coniugare competenza ed empatia, pragmatismo e sensibilità, senso del dovere ed attenzioni, è semplicemente decisiva in queste complesse settimane. Quindi grazie, Donne. Come sempre. Ma oggi un po’ di più. Grazie alle Bresciane e Bergamasche, per aver portato, in famiglia, quell’armonia, quella dolcezza, quei sorrisi, così vitali in momenti di incertezza. Con un pensiero speciale a tutte quelle donne che riescono nell’impresa di conciliare egregiamente gli impegni professionali e le incombenze da Mamma. Un augurio a tutte le mie concittadine, siano esse lavoratrici, mamme, casalinghe, professioniste, sempre attente a non venir meno alle responsabilità quotidiane. Il mio auspicio è che sempre più donne partecipino in maniera diretta alla vita culturale, economica e sociale della nostra Brixia, la loro presenza potrà contribuire a renderla una città migliore. "Una gigantografia della Vittoria Alata in piazza Vittoria per la vita e non l’attuale pipistrello-batman". E quale migliore “iniezione di luce, di significato, di ripacificare la storia tra i vinti e i vincitori” potremmo trasferire se non quella di condividere con la nostra comunità la nascita di una nuova vita?

Buon otto Marzo!

Celso Vassalini