Avere la vita in abbondanza

La famiglia piamartina è in festa per l’ormai prossima ordinazione presbiterale di Carlos Iván Romero Villaroel, religioso piamartino appassionato di comunicazione. Mercoledì 16 luglio nel Santuario di Maipú e per l’imposizione delle mani dell’arcivescovo di Santiago del Cile, Carlos diventerà, infatti, sacerdote, nel giorno dedicato alla Vergine del Carmine, patrona del Paese.
Carlos, com’è nata la sua vocazione?
Sono nato a Santiago del Cile nel 1988. La mia vocazione nasce grazie alla formazione cristiana che mi hanno regalato i miei genitori. Ricordo infatti che, in quinta elementare decisi di fare il chierichetto, mosso dall’esempio del mio papà. Questo fu il primo segno con il quale Dio mi stava indicando la strada. Anni dopo, mentre frequentavo le superiori dai salesiani, in un ritiro per la Settimana Santa, mi venne chiesto cosa avrei voluto fare per poter contribuire alla costruzione di un mondo migliore e fu proprio durante quella riflessione che nacque in me il desiderio di diventare sacerdote. Nel 2004, conobbi la Congregazione della Sacra Famiglia di Nazareth e, grazie a una prima breve esperienza di seminario, compresi la serietà di una scelta simile, facendo esperienza della perseveranza di un Dio che chiama a seguirlo più da vicino. Pur avendo lasciato il seminario, il Signore continuò a bussare alla mia porta, tanto che, nell’ottobre del 2012, dopo la canonizzazione di padre Piamarta, decisi di ritornarvi. Davanti all’immagine della Madonna gli promisi di fidarmi di Lui e di seguirlo, offrendo la mia vita a servizio dei giovani. Questa promessa divenne poi definitiva con la professione perpetua nella famiglia di padre Piamarta.
Qual è dunque il carisma piamartino?
La nostra missione è quella di servire i giovani attraverso l’educazione. Padre Piamarta diceva infatti che un ragazzo è capace di fare miracoli se gli dai il dono della fiducia. Noi piamartini cerchiamo quindi di fare uscire il bello che c’è nei ragazzi, perché ognuno è un gioiello da scoprire.
Quali servizi ha svolto in questi anni?
In questi anni ho svolto diversi servizi, presso la Parrocchia delle Due Sante, in città e, sempre a Brescia, nella parrocchia Santa Maria della Vittoria. Per un anno sono stato insegnante di religione all’Istituto Santa Maria di Nazareth. È dell’agosto del 2024, invece, il trasferimento a Remedello dove sono stato animatore spirituale e insegnante di religione del Liceo e della Scuola Media Bonsignori, ho insegnato al Centro Bonsignori e sono stato responsabile dei locali oratori. Dopo la mia ordinazione in Cile, ritornerò in Italia per continuare a prestare servizio nelle parrocchie di Remedello e come animatore spirituale e insegnante di religione del Centro di Formazione Professionale Bonsignori.
C’è una frase della Sacra Scrittura a cui è particolarmente legato?
La frase del Vangelo a cui mi sento legato in modo particolare è quella che ho scelto per l’immagine della mia ordinazione: “Perché abbiano vita e l’abbiano in abbondanza”, tratta dal Vangelo di Giovanni, in cui Gesù si presenta come il Buon Pastore che si prende cura delle sue pecorelle. È questa l’esperienza che ho fatto con il Signore e che vorrei condividere con gli altri: Dio si prende cura di noi; e lo fa perché vuole farci vivere veramente, in pienezza, come figli amati. L’invito del Signore di diventare suo sacerdote è per me l’invito ad imitare il suo modo di essere, prendendomi cura delle Sue pecore con attenzione e tenerezza. Così come Lui si prende cura di me, infatti, vuole che io mi prenda cura delle persone che mi sono affidate e, in particolare, dei giovani.
