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Brescia
di ANGELA IUSSIG 22 giu 2018 10:46

Il 2017 della Fond. Dominique Franchi

Quasi 84mila euro distribuiti nel corso dell’anno a sostegno di minori con difficoltà di diverso genere. Il consuntivo è stato approvato lo scorso aprile

83mila 894 euro, questo è quanto la Fondazione Dominique Franchi Onlus ha distribuito nel 2017, dai dati a consuntivo approvati nel bilancio lo scorso aprile. Quasi il 50% è stato destinato al sostegno diretto di 86 minori in difficoltà, il 35% a minori autistici attraverso lo strumento del Fondo Autisminsieme e il resto per progetti strutturati in Italia e all’estero, in particolare in Bangladesh dove continua il prezioso lavoro del Pime presso l’ostello per orfane costruito nel 2010.

Aiuti. Gli aiuti sono indirizzati all’ambito sanitario (spese per farmaci, terapie e progetti di assistenza, spese per interventi psicoterapeutici, spese dentistiche e ottiche), a quello della disabilità (spese per trattamenti e terapie o per progetti di sollievo alle famiglie), all’ambito scolastico (acquisto materiale didattico, spese per la mensa, per il doposcuola e i trasporti) e a situazioni di grave indigenza familiare. Dal 2011 (anno di costituzione della Fondazione) la beneficenza distribuita è di 332.451 euro, una cifra ormai superiore al patrimonio iniziale di 300mila euro messo a disposizione dai coniugi Franchi con l’intenzione di aiutare i bambini meno fortunati in ricordo della loro piccola Dominique. Un risultato straordinario reso possibile anche grazie al sostegno di tanti “amici di Dominique”. Nel 2017 sono stati raccolti 74.103 euro a cui si aggiungono 90mila euro per la costituzione del Fondo Red (Risorse educative per la disabilità) insieme a Adasm/Fism e Fondazione Comunità e Scuola, una nuova realtà operativa a sostegno della disabilità nelle scuole paritarie della provincia di Brescia. Alessandro Franchi, presidente della Commissione direttiva e papà di Dominique tiene a sottolineare che “l’approccio degli operatori della Fondazione e della Commissione stessa è condotto su differenti piani: ascolto della richiesta, accoglienza della fatica, valorizzazione delle risorse genitoriali e territoriali. “Risulta fondamentale – continua Franchi – “il lavoro di rete che l’ufficio beneficenza svolge con i servizi sociali, le Caritas e le San Vincenzo parrocchiali, le cooperative e le associazioni di volontariato.”

Minori. Più della metà dei minori aiutati ha avvicinato la Fondazione per la prima volta nel 2017 per spese sanitarie e di sostegno a minori con difficoltà sanitarie o minori portatori di handicap. L’insufficienza economica della famiglia, legata alla crisi degli ultimi anni, e i tagli della spesa pubblica si sono infatti ripercossi in modo pregnante anche nel mondo dei minori con deficit fisici o psicofisici.

ANGELA IUSSIG 22 giu 2018 10:46