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Brescia
di DANIELA ZORAT 20 ott 2025 11:26

Il dono ritrovato

Ringraziare tutte le persone che hanno consacrato la loro vita al Signore e che nel corso delle nostre vite ci sono state vicine e ci hanno aiutato, nei momenti bui e in quelli belli, con parole di conforto e di sostegno. Era intitolato “Il dono ritrovato” ed è stato promosso dalla Diocesi insieme a Usmi (Unione Superiore Maggiori d’Italia che a Brescia è guidata da suor Grazia Paris) per il Giubileo diocesano per la vita consacrata che, dopo la messa alla basilica delle Grazie, domenica pomeriggio è riuscito a riunire centinaia di bresciani nella chiesa Santa Maria del Carmine, per un appuntamento musicale intenso, ricco di emozioni, che ha unito voci e strumenti in un’armonia di pace e spiritualità.

L’iniziativa, sostenuta dal Comune e dalla Fondazione della Comunità Bresciana, è stata organizzata da Musical-Mente - associazione guidata da Paola Ceretta -, Salterio e Oltrepassando ed è il frutto di un progetto durato un anno che ha coinvolto anche i senzatetto del “Riparo” di Perlar in via Corsica, che si sono messi alla prova come scrittori e come attori per ripercorrere i momenti di difficoltà (ma non solo) della loro esistenza in cui le suore hanno avuto parole e sguardi benevoli nei loro confronti, aiutandoli concretamente. Testi che sono stati letti da uno di loro, Angelo Bonardi, tra un brano e l’altro: da quelli di musica antica proposti dall’ensemble Madre terra all’inno di Brescia Bergamo Capitale della Cultura “Crescere insieme” cantato dai bambini del coro Santa Maria degli Angeli, dall’esaltante “Gloria” di Vivaldi, alla commovente “Ave Maria” del compianto maestro bresciano Giancarlo Facchinetti fino al “Benedictus” toccante estratto dall’opera di Karl Jenkins “The armed man. Mass for peace” che fu presentata proprio nella chiesa del Carmine qualche anno fa, per chiudersi con l’”Inno del Giubileo” cantati insieme al coro polifonico “La Rocchetta” Enzo Pagani di Palazzolo e dall’orchestra Musical-Mente.

Il progetto di Paola Ceretta si è sviluppato lungo un anno di attività ed è consistito in cinque concerti con letture in Rsa in cui sono ospiti le suore anziane e malate che hanno potuto ascoltare la musica anche se allettate, grazie a moderne cuffie wi-fi. Commosso “per il momento di elevazione e preghiera” si è detto monsignor Palamini, vicario episcopale per la vita consacrata. “Questo concerto vuol essere un segno di gratitudine per l’assistenza silenziosa che le suore ci hanno assicurato nel corso delle loro vite” ha concluso Giovanni Rizzardi per la Fondazione Comunità Bresciana.

DANIELA ZORAT 20 ott 2025 11:26