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Brescia
di LUCIANO FEBBRARI 29 giu 2017 09:11

Le sfide della pastorale sociale

Enzo Torri, nuovo direttore dell’Ufficio per l’impegno sociale, raccoglie il testimone da don Mario Benedini che ha guidato l’Ufficio per 10 anni

Dopo 10 anni don Mario Benedini ha lasciato il servizio come direttore dell’Ufficio diocesano per l’impegno sociale. Al suo posto il vescovo Monari ha nominato Enzo Torri. Per molti anni segretario provinciale della Cisl, Torri attualmente è segretario generale della Fondazione San Lorenzo e presidente del Circolo Acli di San Polo. “Ringrazio il Vescovo per la fiducia che mi ha accordato. Il fatto che sia la prima volta di un direttore laico carica ancora di maggiore responsabilità l’impegno a cui sono chiamato. Faremo un lavoro di squadra con tutta la Commissione diocesana e con i sacerdoti e le religiose che collaborano con l’Ufficio”. Torri raccoglie il testimone alla vigilia delle Settimane sociali di Cagliari (sarà presente anche una delegazione bresciana) in programma il prossimo ottobre. Si parlerà di lavoro su più registri: dal lavoro che non c’è, del lavoro nero, delle ecomafie e del problema del caporalato... “Questo periodo storico – continua Torri – mette al centro il lavoro come momento fondamentale per dare dignità alla vita delle persone. Ci sarà poi il racconto di un lavoro che sta cambiando con un’attenzione all’innovazione tecnologica con i suoi vantaggi e i suoi svantaggi”. Con la cosiddetta economia 4.0 bisogna tener presente questo tipo di lavoro e non quello di venti o 30 anni fa. “I temi del lavoro, dell’ambiente e della giustizia vanno tutti nella direzione della promozione dell’uomo”.

La quotidianità. L’Ufficio per l’impegno sociale ha il compito prioritario di stimolare le comunità, di inserire l’attenzione sociale al centro dei programmi pastorali. Si occupa di quanto attiene l’ambito sociale e del lavoro, la formazione all’impegno socio-politico, la salvaguardia del creato e la promozione della giustizia e della pace. Gli interventi sono di carattere formativo con proposte a livello diocesano e con un’azione di supporto alle iniziative che sorgono nelle Parrocchie, nelle zone pastorali e nelle associazioni. Una particolare cura viene rivolta alla conoscenza e alla diffusione dei documenti della Dottrina Sociale della Chiesa. Oltre a favorire la presenza nelle zone di una commissione di pastorale sociale, cerca di prestare attenzione alle problematiche emergenti sul territorio. In questi anni, tra i risultati più tangibili, figurano la Sfisp (Scuola di formazione all’impegno sociale e politico) e la Scuola di economia civile che è approdata a Brescia con una prima esperienza pilota. “Abbiamo avuto una risposta molto alta. Stiamo svolgendo questo corso insieme ad altre 10 associazioni che hanno condiviso questo percorso. A conclusione dei moduli del primo anno, il 23 settembre, la dott.ssa Zamagni ci aiuterà a riflettere sul lavoro futuro. Sarà anche l’occasione per presentare le buone pratiche presenti sul nostro territorio. E il tema del lavoro interessa anche la nuova edizione della Sfisp che parte il 7 ottobre: Il lavoro che vogliamo “libero, creativo, partecipativo e solidale”.

La commissione giustizia e pace. Si preoccupa, tra le altre cose, della situazione delle carceri, del mese della pace e della marcia interreligiosa per la pace. A settembre promuove la preghiera per i martiri cristiani.

Il sottogruppo Salvaguardia del creato. È partita l’Officina Laudato Si’, mentre tra le iniziative proseguono gli esercizi itineranti, la festa del creato e la festa della terra.

LUCIANO FEBBRARI 29 giu 2017 09:11