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Rezzato
di VITTORIO BERTONI 11 ago 2023 12:45

Un parco per ringraziare i benedettini

Rezzato dedica a San Benedetto, patrono d’Europa dal 1964 e protettore di monaci, architetti, ingegneri e speleologi, il parco comunale situato tra le vie Catanea e padre Turati. L’intitolazione a San Benedetto è un tributo all’azione dei monaci benedettini dell’Abbazia di Sant’Eufemia, che avviarono una significativa opera di bonifica del territorio, permettendo lo sviluppo della comunità che nel 1299 è diventata Comune. Seguendo l’esempio di San Benedetto e la sua regola “Ora et Labora”, i monaci hanno dedicato secoli al miglioramento e allo sviluppo dei nostri territori, trasformando terreni paludosi e incolti in terre fertili e produttive e fornendo un contributo significativo all’agricoltura, al progresso, alla cultura e alla civiltà. “L’idea di questa intitolazione – spiega il sindaco, Giovanni Ventura - viene da don Sandro Gorni, già parroco di Virle Treponti e apprezzato storico locale, che, nel corso di una conferenza effettuata proprio nel Convento sulla cima del colle di San Pietro, rimarcò l’importanza di ricordare le radici storiche e cristiane dell’insediamento urbano. Il parco che dedichiamo a San Benedetto è un omaggio a chi si è speso con passione e sacrificio a migliorare la qualità della vita a tutti noi, ma rappresenta simbolicamente anche il nostro impegno per un futuro più verde e sostenibile”.

Il Convento costruito sul Colle San Pietro risale al 1008 grazie alla donazione del vescovo di Brescia, Landolfo II. Dello stesso anno è anche la prima chiesa. L’edificio rimase benedettino fino al 1299, quando divenne chiesa parrocchiale. Nella seconda metà del XVI secolo la proprietà passò ai frati Cappuccini che ricostruirono la chiesa tra il 1734 e il 1739 secondo il proprio stile con un’unica navata coperta a volte e due cappelle laterali, dedicate una a Sant’Antonio da Padova e l’altra a San Serafino. Quattro grandi quadri decorano le pareti della chiesa, raffiguranti San Lorenzo da Brindisi da un lato, l’Immacolata attorniata dai santi sul lato opposto, mentre sul fondo dell’edificio si stagliano San Leonardo da Porto Maurizio e Sant’Antonio da Padova. Nel 1798 subì come tutte le istituzioni religiose la soppressione da parte della Repubblica Francese e fu ripristinato solo nel 1836 grazie a mons. Ferrari. Dopo un’ulteriore chiusura ad opera del governo italiano, venne poi ripristinato definitivamente nel 1869. Ora il Convento è abitato da suore di semiclausura. “Il parco che dedichiamo a San Benedetto – afferma l’assessore alla cultura, Elena Bonometti – è un luogo di bellezza e tranquillità, dove si gioca, si passeggia, ci si rilassa, dove possiamo riflettere sull’opera dei monaci e riscoprire, grazie a loro, i valori del lavoro, della condivisione e dell’amore per il prossimo”.

VITTORIO BERTONI 11 ago 2023 12:45