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Bruxelles
di REDAZIONE 03 apr 2020 07:53

Covid-19: l'Europa finalmente c'è

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Dopo le decisioni assunte dalla Bce e l'attivazione dello strumento Sure l'Ue sceglie di scendere in campo, superando egoismi e chiusure per superare la crisi

“In questi giorni di profonda crisi, abbiamo intensificato gli interventi per ottenere dall’Europa risposte forti e decise. Abbiamo temuto per la tenuta europea e per il senso stesso di una comunità. Lo abbiamo fatto però ben sapendo che l’Europa per l’Italia è fondamentale. Oggi possiamo dire che il lavoro di Governo e Parlamento negli anni scorsi sta dando i frutti sperati. Dopo la sospensione del Patto di stabilità, il sì agli aiuti di Stato, i 750 miliardi di titoli italiani acquistati da Banca centrale europea, ieri l’Unione ha varato il Sure, uno strumento a difesa del lavoro che permetterà alle famiglie di sostenersi e alle aziende di crescere”. È non senza soddisfazione che Marina Berlinghieri, parlamentare bresciana del Pd e vice presidente della Commissione che alla Camera dei deputati si occupa di politiche europee, ha annunciato la tanto attesa risposta di un’Europa finalmente unita alle richieste giunta da Roma, ma anche da Spagna e Francia, di affrontare unita l’emergenza coronavirus e le sue conseguenza economiche. In un‘intervista sull’ultimo de “La Voce del Popolo” uscito ieri, Marina Berlinghieri aveva ammesso che la prova del Covid-19 rappresentava un bivio per il futuro dell’Europa unita: da una parte c’era la strada per un cammino comune da cui l’Unione sarebbe uscita rafforzata e dall’altra quello dettato dagli egoismi e dalle chiusure che avrebbe condotto al fallimento, al dissolvimento del sogno nato dopo la Seconda Guerra mondiale.

Con le misure adottate dalla Bce e dalla Commissione con il Sure si è scelta la prima strada. Ma cos’è il Sure? E come funziona?

Si tratta di uno strumento di sostegno temporaneo per mitigare i rischi di disoccupazione in caso di emergenza proposto al Consiglio che consente un sostegno finanziario dell'Unione fino a 100 miliardi sotto forma di prestiti dell'Unione agli Stati membri interessati. La passività potenziale derivante da tali prestiti dall'Unione sarà resa compatibile con le restrizioni del bilancio dell'Ue attraverso le garanzie degli Stati membri al bilancio dell'Unione, pari al 25% dei prestiti concessi. Sure sarà un'assistenza finanziaria aggiuntiva, che si aggiungerà alle misure nazionali e in aggiunta al regolare sostegno finanziario concesso a fini simili nell'ambito del Fondo sociale europeo.

Lo strumento fornirà assistenza finanziaria agli Stati membri per far fronte a improvvisi aumenti della spesa pubblica per il mantenimento dell'occupazione. Le condizioni per determinare quando uno Stato membro può beneficiare del sostegno nell'ambito di questo strumento sono stabilite con riferimento all'improvviso e grave aumento della spesa pubblica causato dall'epidemia COVID-19 ed deve essere direttamente correlato alla creazione o all'estensione di programmi di sostegno all’occupazione a breve termine (cassa integrazione) e altro misure analoghe adottate in risposta ad esso.

Sureassumerà la forma di un regime di prestiti fino a 100 miliardi sostenuto da un sistema di garanzie degli Stati membri che consenta di: espandere il volume dei prestiti che possono essere forniti dallo strumento SURE agli Stati membri che richiedono assistenza finanziaria nell'ambito dello strumento; garantire che la passività potenziale per l'Unione derivante dallo strumento sia compatibile con le restrizioni del bilancio dell'Unione.

Affinché lo strumento raggiunga l'obiettivo previsto, gli Stati membri devono fornire all'Unione garanzie credibili, irrevocabili e richiedibili (a chiamata). Il sistema di garanzie eviterà la necessità di contributi anticipati da parte degli Stati membri fornendo al contempo il miglioramento del credito necessario per garantire un rating elevato e proteggere le risorse del bilancio dell'Unione.

La mobilitazione dell'assistenza finanziaria dell'Unione nell'ambito dello strumento Sure sarebbe possibile su proposta della Commissione al Consiglio. Lo Stato membro interessato dovrebbe richiedere assistenza. Prima che il Consiglio conceda un sostegno finanziario nell'ambito dello strumento Sure, la Commissione dovrebbe consultare lo Stato membro interessato per valutare l'entità dell'impennato improvviso e grave della spesa pubblica nel settore della protezione dell'occupazione. Lo Stato membro dovrebbe fornire la prova di questo improvviso e grave aumento delle spese effettive o previste al momento della richiesta di sostegno. Il Consiglio adotta una decisione di esecuzione che approva l'assistenza finanziaria, deliberando a maggioranza qualificata, se le condizioni di questo strumento sono soddisfatte. La Commissione e lo Stato membro beneficiario concluderanno un accordo di attuazione.

Questo strumento temporaneo dovrebbe essere visto come uno strumento emergenziale di un sistema europeo di riassicurazione della disoccupazione nel contesto specifico della crisi COVID-19,.

Sure, il fondo Ue da 100 miliardi destinato a finanziare le Cig nei Paesi in difficoltà, rappresenta dunque "la prima risposta comune dei Paesi europei alla crisi, "l primo esempio concreto, un passo forse storico, e comincio a essere ottimista sul fatto che altri ne seguiranno” ha affermato anche il commissario Ue all'economia Paolo Gentiloni.

REDAZIONE 03 apr 2020 07:53