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Nizza
di REDAZIONE 30 ott 2020 07:26

Nizza: non cedere alla paura

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Dopo l'attentato di ieri nella basilica di Notre Dame costato la vita a tre persone, la Conferenza episcopale francese chiede di "ritrovare la fraternità, indispensabile per tenerci tutti in piedi di fronte a queste minacce". La vicinanza di papa Francesco e della Cei.

Si chiamerebbe Brahim Aoussaoui il giovane di origini tunisine che, nella mattinata di ieri ha fatto irruzione nella basilica di Notre Dame a Nizza e, armato di un coltello, ha ucciso tre persone, due donne e il sacrista.  Ha 21 anni, e ha parlato in arabo alla polizia che lo ha neutralizzato. Il killer è sbarcato a Lampedusa assieme ad altri migranti il 20 settembre scorso; il successivo 9 ottobre sarebbe stato trasferito in un Centro per migranti a Bari, dopo la quarantena obbligatoria per tutti coloro che sbarcano. Sarebbero queste, secondo quanto si apprende da fonti degli apparati di sicurezza, le prime due tappe del tunisino in Italia. Investigatori e 007 stanno ora ricostruendo tutte i movimenti successivi e le modalità che hanno consentito all'uomo di lasciare il Centro.Il killer di Nizza "non era mai stato segnalato dalle autorità tunisine, al contrario di altri, e non era neanche segnalato sotto il profilo della sicurezza nei canali di intelligence", In ospedale ha detto di aver agito da solo. "L'autore dell'attentato, mentre veniva medicato dopo essere stato ferito dalla polizia, continuava a gridare senza interruzione Allah Akbar":

“I cattolici di Francia non cederanno alla paura nonostante le chiese di Nizza siano state chiuse per precauzione e messe sotto la protezione della polizia”. È quanto fanno sapere in un comunicato i vescovi francesi in una nota diffusa dalla Conferenza episcopale francese a poche ore dall’attacco all’arma bianca a Nizza, all’interno e nei pressi della Basilica di Notre-Dame. Sono ore di grande trepidazione quelle che la Francia ha vissuto subito dopo le 9 quando un uomo al grido di Allah Akbar ha di nuovo gettato il Paese nell’orrore del terrorismo. A soli pochi giorni dalla decapitazione del professore Samuel Paty, questa volta l’estremismo ha preso di mira la basilica di Notre-Dame a Nizza. Il bilancio dell’attentato è di 3 morti e diversi feriti. Una donna è stata decapitata e tra le vittime figura anche il custode della basilica, secondo quanto ha fatto sapere in un tweet il sindaco di Nizza Christian Estrosi.

E mentre a Nizza si piangevano le vittime, ad Avignone un uomo armato di un coltello è stato ucciso dalla polizia. L’uomo avrebbe tentato di attaccare dei poliziotti in strada e avrebbe gridato ‘Allah Akbar’. E nelle stesse ore anche il consolato francese a Gedda, in Arabia Saudita, è stato attaccato: una guardia è stata ferita da un assalitore saudita. E’ di ieri la pubblicazione di una vignetta di Charlie Hebdo contro il presidente turco Erdogan che a sua volta, nei giorni precedenti aveva duramente attaccato la Francia e il presidente Emmanuel Macron per come aveva reagito all’omicidio del professore Samuel Paty.

I vescovi scrivono: “gli omicidi perpetrati questa mattina a Nizza nella Basilica di Notre-Dame fanno precipitare la Conferenza episcopale francese in un’immensa tristezza. I nostri pensieri e le nostre preghiere vanno alle vittime, ai feriti, alle loro famiglie e ai loro cari. Queste persone sono state aggredite e uccise perché si trovavano nella Basilica. Rappresentavano un simbolo da distruggere. Attraverso questi atti orribili, è il nostro intero Paese ad essere colpito. Questo terrorismo mira a instillare un clima di ansia nella nostra società. È urgente che questa cancrena venga fermata così come è urgente ritrovare la fraternità, indispensabile per tenerci tutti in piedi di fronte a queste minacce”.

Di infinita tristezza parla anche il vescovo di Nizza, mons. André Marceau. “La mia tristezza è infinita – si legge in un comunicato diffuso dalla diocesi – come essere umano di fronte a ciò che altri esseri, chiamati umani, possono fare”. Il vescovo fa sapere che tutte le chiese di Nizza sono state chiuse fino a nuovo avviso e poste sotto la protezione della polizia. “Tutte le mie preghiere vanno alle vittime, ai loro cari, alle forze dell’ordine impegnate in prima linea in questa tragedia, ai sacerdoti e ai fedeli feriti nella loro fede e speranza. Che lo spirito di perdono di Cristo prevalga di fronte a questi atti barbari”.

L’attentato di Nizza ha toccato nel profondo i francesi e moltissime sono state le reazioni di tristezza e preghiera dei vescovi. Il presidente dei vescovi francesi mons. Eric de Moulins-Beaufort ricorda che domenica prossima, per la festa di Ognissanti, risuoneranno nelle chiese le Beatitudini del Vangelo: “Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati voi quando vi perseguiteranno per causa mia perché grande sarà la vostra ricompensa nei cieli”. “La mia preghiera speciale – aggiunge – è per tutti i fedeli della diocesi di Nizza e per il loro vescovo mons. Marceau. Che sappiano sostenersi in questa prova e sostenere chi è provato sulla sua carne”.

Anche i musulmani di Franciahanno reagito. Hafiz Chems-eddine, rettore della Grande Moschea di Parigi parla di “un pericolo islamista che ci prende di mira tutti”. E aggiunge: “quando sono stato insediato, ho voluto mettere in guardia le autorità e tutti i musulmani sulla grave situazione che dobbiamo affrontare e combattere insieme”. Il Consiglio francese del culto musulmano (Cfcm) ha condannato con forza “l’attentato terroristico” e “in segno di lutto e in solidarietà con le vittime e i loro familiari” ha chiesto “a tutti i musulmani di Francia di annullare le festività previste per la festa di Mawlid”, che celebra la data di nascita del profeta Maometto.

“Appreso del selvaggio attentato che è stato perpetrato questa mattina in una chiesa di Nizza, causando la morte di diverse persone innocenti”. Con queste parole inviate al Vescovo della città colpita, papa Francesco ha manifestato lo sgomento per quanto successo. Il Papa ha domandato “al Signore di portare loro conforto e raccomanda le vittime alla sua misericordia”. “Condannando nella maniera più decisa tali atti di violenza e di terrore – si legge ancora nel telegramma – assicura la sua vicinanza alla comunità cattolica di Francia e a tutto il popolo francese, che invita all’unità. Affidando la Francia alla protezione di Nostra Signora, imparte di cuore la benedizione apostolica a tutte le persone colpite da questo dramma”.

“Sono profondamente scioccato e rattristato dalla notizia dell’orribile attacco a Nizza”. È questa la prima reazione del presidente dell’Europarlamento, David Sassoli, alle informazioni, ancora frammentarie, che giungevano ieri dalla città francese. Sassoli ha continuato: “Questo dolore è sentito da tutti noi in Europa. Abbiamo il dovere di unirci contro la violenza e contro coloro che cercano di incitare e diffondere l’odio”.

“Dolore e vicinanza alle vittime del crudele attentato di Nizza e alle loro famiglie, ai Pastori e ai fedeli di Francia” e, “allo stesso tempo, la più ferma condanna della cultura dell’odio e del fondamentalismo che usa l’alibi religioso per corrodere con la violenza il tessuto della società”. È quanto si legge in una nota della Presidenza della Cei: “Si stringe in preghiera alla comunità cattolica francese, colpita ancora una volta da un’azione criminale e dissennata, nella speranza evangelica che l’odio di pochi non dissipi il patrimonio prezioso costituito da una grande maggioranza di persone di diverse religioni che, quotidianamente, testimoniano in pace l’esperienza gioiosa della fraternità nella multiculturalità”.

REDAZIONE 30 ott 2020 07:26