Una Panda bresciana al Museo di Auschwitz
Sobria ma sentita e commossa cerimonia di consegna di una Panda rossa al Museo di Auschwitz, in Polonia, lo scorso mercoledì 6 agosto, da parte dell’associazione ILuoghi che nei mesi scorsi aveva promosso una raccolta fondi proprio per donare al campo la piccola vettura, in occasione degli ottanta anni dalla liberazione del lager nazista.
Una campagna sostenuta da Fondazione Asm, Giornale di Brescia, Centro teatrale bresciano, Banca Bcc Agrobresciano e Concessionaria Bossoni oltre ad alcune centinaia di cittadini che hanno creduto fin da subito nel progetto. Era stato proprio il Museo a chiedere l’utilitaria a Lorena Pasquini (che in vent’anni ha portato in visita al campo oltre settemila persone tra studenti e professori di istituti superiori bresciabni) non solo per poter vigilare sulle recinzioni della vastissima area ma anche per trasportare i visitatori con difficoltà motorie.
La vicdirettrice del Museo di Aushwitz, Anna Skrypinska, ha espresso tutta la sua gratitudine per “un gesto eccezionale e meraviglioso. Grazie all’idea di Lorena Pasquini (presidente de ILuoghi) siete riusciti a muovere la società nel vostro Paese ed è molto significativo che la gente capisca l’importanza di curare un luogo di memoria come questo”. In una lettera anche il direttore del Museo di Auschwitz ha sottolineato la valenza del gesto dei bresciani: “Grazie ad iniziative come questa - si legge - la memoria delle vittime di Auschwitz vive non solo nelle parole ma soprattutto nelle azioni”.
A portare la Panda in Polonia è stata una delegazione del Centro studi ILuoghi che ha attraversato l’Europa per arrivare a quello che la stessa presidente Pasquini ha definito il “cuore dell’Europa. Simbolo sì della barbarie nazista ma anche di rinascita dell’Europa”.