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Brescia
di M. VENTURELLI 27 mag 2016 00:00

Fedeltà che fanno l’anima della città

Il Festival della Comunità in pieno svolgimento in giorni in cui Brescia
si interroga sulla memoria in occasione del 42° anniversario della strage

La città che si interroga sulla propria anima si incontra (e condivide anche un piccolo tratto del suo cammino) con quella che cerca, da 42 anni a questa parte, nella memoria le ragioni di una rinnovata democrazia. In questi giorni, infatti, è in pieno svolgimento il Festival della comunità, fulcro del progetto Corpus Hominis, che quest’anno è stato pensato per favorire la riflessione all’interno di una città che cerca ciò che la anima. Sei giorni di proposte, di incontri, di confronti, di momenti di spettacolo e di approfondimento, di occasioni d’arte e di ascolto di grandi testimoni. Un Festival che, con il suo calendario cadenzato dall’attenzione ad alcune fedeltà che la città dovrebbe avere (alla giustizia, alla sapienza, alla fede, alla misericordia e alla memoria), interseca quanto la città sta mettendo in campo per ricordare la strage di Piazza Loggia, un ricordo che, dal 1974 in poi, non ha mancato di misurarsi (a volte anche in termini critici) proprio con la giustizia, la memoria, la misericordia.

Incrocio. La città che ricorda la strage e il Festival della comunità in questo 2016 si incrociano, nella sera del 28 maggio, giornata dedicata alla memoria. Un incontro che si celebra nel nome di Paolo Fresu, uno degli interpreti di primo piano nella musica contemporanea internazionale, che con “A solo”, in programma alle 23 in piazza Loggia propone un piccolo compendio di storia della musica.

Appuntamenti. Molti gli appuntamenti che il Festival ha proposto nelle giornate già archiviate: quella di apertura del 23 maggio dedicata alla giustizia, quella del 24 alla sapienza e quella del 25 maggio alla fede. Dopo la Solennità del Corpus Domini del 26 maggio, che è il vero motore che ha permesso il progetto, il perno attorno a cui ruota il Festival, il programma elaborato mette a tema, venerdì 27, la misericordia che ha il suo momento centrale nello spettacolo “Giona e l’inconcepibile misericordia” proposto da Giovanni Scifoni alle 21 in Duomo Vecchio. Importanti spunti di riflessione per capire cosa sia e come si possa essere fedeli oggi alla misericordia arrivano anche dall’incontro “Quasi senza parole” in programma alle 17 nel carcere di Verziano e dalle altre proposte del calendario. Sabato, come già ricordato, la giornata dedicata alla memoria, un’altra delle fedeltà a cui i bresciani tendono, in quello sforzo ricordato anche nelle riflessioni di Carlo Alberto Romano, Mario Sberna, Manlio Milani, mons. Gabriele Filippini e Gian Mario Bandera ospitate queste pagine per capire se e come sia ancora attualizzabile quel “Brixia fidelis...” scolpito su Palazzo Loggia.
M. VENTURELLI 27 mag 2016 00:00