Il Festival pianistico si espande fuori città

“Per noi è un grandissimo piacere pensare di esportare sul territorio un evento culturale fra i più prestigiosi”. Con queste parole, Nini Ferrari, consigliera della Provincia di Brescia, ha riassunto al meglio l’obiettivo del lavoro congiunto con il Festival pianistico internazionale di Brescia e Bergamo per estendere il programma di quest’ultimo a due realtà nettamente più periferiche rispetto alla Leonessa: il monastero di San Salvatore di Capo di Ponte e la chiesa di San Domenico di Orzinuovi. La valorizzazione della provincia, definita dalla stessa Ferrari come “ricca di idee”, viene quindi messa in primo piano in occasione di due date speciali.
Il 21 giugno, Giornata mondiale della musica, alle 21, a Capo di Ponte, il duo composto dal saxofonista Mario Marzi e dal chitarrista Giulio Tampalini – artisti di fama internazionale – si esibirà suonando il programma “Suoni dal mondo”, ovvero un vero e proprio “dialogo interculturale” di melodie che spaziano da quelle latine a quelle medievali, per poi passare a suggestioni balcaniche e al più familiare jazz. Tutto questo in un’ambientazione d’eccezione: il monastero in questione, definito “il luogo ideale per svolgere questa manifestazione” da Battista Albertani, presidente di Fondazione Camunitas, che contribuisce all’organizzazione dell’evento congiuntamente al Comune, è senza alcun dubbio una sede suggestiva e caratteristica del luogo, pur dovendo far fronte alla limitata capacità di un’ottantina di posti a sedere. Il concerto, intitolato “Noches de España”, costituirà un omaggio al pianista Arturo Benedetti Michelangeli nel trentennale della sua scomparsa.
Il 21 settembre, invece, Giornata mondiale dell’Alzheimer, il violinista Teofil Milenkovic si esibirà in una cornice, quella della chiesa di S. Domenico di Orzinuovi, indissolubilmente legata al contesto sanitario orceano: era infatti la chiesa dell’ospedale. Da non sottovalutare, poi, l’indiscutibile valore artistico dell’edificio, contenente, su tutti, una pala del “Moretto”, tant’è vero che è la performance dell’artista verterà attorno alla suddetta opera, che verrà analizzata, interpretata e spiegata al pubblico dallo storico dell’arte Davide Dotti, nel segno del binomio fra pittura figurativa e musica. L’evento è organizzato in collaborazione con il Comune di Orzinuovi e l’ASST Franciacorta.
Tutto molto affascinante, certo, ma come mai il Festival pianistico, che è solito, per l’appunto, proporre esibizioni di pianoforte, muta in modo così significativo il proprio linguaggio espressivo? La risposta ce la fornisce direttamente il vicepresidente, Alessandro Orizio, che spiega: “Il primo sforzo è riconoscere luoghi con dna di livello internazionale, rispettandone la natura”. L’adattamento al contesto è quindi una condizione necessaria alla buona riuscita di iniziative come questa.
A tal proposito, il presidente della Provincia Emanuele Moraschini dichiara: “L’amministrazione Provinciale è riferimento per il territorio, di cui cura la tutela e la valorizzazione. L’aspetto culturale, proposto attraverso il Festival, rappresenta un volano particolarmente prezioso per scoprire o approfondire la conoscenza di angoli della provincia di grande suggestione.”
L’ingresso ai due concerti è libero e gratuito. Per maggiori informazioni fare riferimento all’email info@festivalpianistico.it o al sito web www.festivalpianistico.it.
