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Brescia
di REDAZIONE 09 dic 2021 10:26

La poesia diventa cortometraggio per i giovani

Dalla collaborazione tra Giuseppe Langella, ordinario di Letteratura italiana contemporanea e Margherita Merzagora, studentessa del DAMS bresciano, è nato il cortometraggio “Fratelli tutti. Gli ultimi i primi (32 minuti) che tocca alcuni grandi temi civili, come le discriminazioni razziali, la violenza, la negazione dei diritti umani, ma anche l’accoglienza dei migranti e dei senza tetto, le iniziative di pace e di solidarietà, che meritano l’attenzione di tutti e possono costituire un vivace stimolo, specialmente per i più giovani, ai valori di cittadinanza. Martedì 7 dicembre, nell'Aula Magna dell'Università Cattolica, il cortometraggio è stato presentato al pubblico. 

Opera. L’opera, girata in alcuni luoghi simbolici di Brescia e Milano, vede il prof. Langella in veste di poeta nell’atto di recitare i propri versi tratti dalla raccolta di poesie civili “Fratelli tutti. Gli ultimi i primi, pubblicata sul numero di giugno 2021 della rivista Incroci (semestrale di letteratura e altre scritture). Ogni componimento è decantato sullo sfondo di un contesto in grado di ricordare per assonanza quelli che furono teatro delle tragedie raccontate. La narrazione è scandita da interviste in cui Langella racconta la genesi e la finalità del progetto. Infatti, “per trasmettere efficacemente i suoi messaggi – commenta Langella –, oggi la poesia necessita dei canali di comunicazione del terzo millennio, in grado di diffonderla, di avvicinarla alla gente e renderla più appetibile”.

Temi. Ne “Il letto di cartone (riprese ambientate nell'ipogeo della stazione di Centrale di Milano) Langella ricorda Michele Ubaldi, ventinovenne morto nel 2019 per le complicanze di una polmonite, che aveva perso il lavoro e viveva nel sottopassaggio della stazione di Melegnano, avendo rinunciato al dormitorio per non doversi separare dal suo cane; Il bambino coi libri in braccio” (Aula Magna della Cattolica di Brescia) è ispirata alla storia di Rayane, 11 anni, origini marocchine, che nello sgombero di un ex-edificio scolastico occupato da famiglie di sfollati alla periferia di Roma, porta con sé solo dei libri, le sue cose più care. “Slogan per Willy” (Milano, Darsena) è nata pensando alla vicenda che ha visto coinvolto il giovane Willy Monteiro Duarte, italiano di colore, ammazzato di botte il 6 settembre 2020, da una banda di picchiatori per aver cercato di sedare una lite, mentre I can’t breathe (Piazza Duca d’Aosta, antistante alla stazione Centrale di Milano) è dedicata a George Floyd, ucciso a Minneapolis da un poliziotto bianco, nel maggio 2020. Piazza della Loggia, è stata sfondo ideale per parlare di contenuti civili, mentre Brixia. Parco archeologico di Brescia romana, è teatro della digressione sulle sfide della poesia nel terzo millennio, che deve sapersi reinventare per parlare al pubblico dei giovani, grande consumatore di media e social.

Poesie. La raccolta di poesie, il cui titolo è una citazione dell’enciclica di Papa Francesco, raccoglie dieci poesie che Giuseppe Langella ha scritto per ricordare e commentare altrettanti fatti di cronaca italiana e internazionale accaduti recentemente, veri e propri drammi della storia consumati sotto i nostri occhi.

REDAZIONE 09 dic 2021 10:26