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Ghedi
di REDAZIONE 26 mar 2018 16:12

Non piangete. Compianti scultorei

A Ghedi rimarrà aperta fino a lunedì 2 aprile la mostra fotografica “Non piangete. Compianti scultorei di terra bresciana”, allestita nell’Auditorium della BCC di piazza Roma. Un’iniziativa ricca di significato, che si inserisce nel periodo che accompagnerà alla Pasqua, è stata presentata dall’Associazione culturale Nexus

A Ghedi rimarrà aperta fino a lunedì 2 aprile la mostra fotografica “Non piangete. Compianti scultorei di terra bresciana”, allestita nell’Auditorium della BCC di piazza Roma. Un’iniziativa ricca di significato, che si inserisce nel periodo che accompagnerà alla Pasqua, presentata dall’Associazione culturale Nexus. Il “percorso”, realizzato dal fotografo ghedese Nicola Zaccaria, è incentrato su dieci compianti scultorei che si trovano sul territorio bresciano (da Bagnolo a Bedizzole, sino in Vallecamonica) e risalgono al periodo compreso tra la fine del XV e il XVIII secolo, importanti e pregevoli elementi artistici nel panorama dell’antica devozione popolare. Le statue, a grandezza naturale, plasmate in terracotta o scolpite in legno, ripropongono la tradizionale scena delle lamentazioni sul Cristo morto, deposto dalla croce e lo fanno con immagini che uniscono insieme l’aspetto storico-narrativo e la meditazione spirituale. In particolare il visitatore ha la possibilità di osservare lo specifico messaggio dell’autore, proposto da una visione del tutto nuova e originale, che punta a mettere in luce il valore salvifico dell’evento pasquale, narrato a chi guarda con immagini estremamente dirette e concrete.

In quest’ottica Zaccaria ha scelto di riprendere i gruppi scultorei non secondo il classico punto di vista esterno, ma si è posto fisicamente accanto al Cristo deposto, offrendo una visione dall’interno quanto mai suggestiva. Lo scatto, in questo senso, offre lo sguardo del Cristo, che guarda verso il mondo e vede i volti di chi è intorno a Lui, un’umanità afflitta, incredula e supplicante. Il messaggio che esce, forte e chiaro dalla mostra, è però di speranza e di gioia. In effetti, anche se le immagini narrano dolore e morte, proprio lo sguardo di Dio verso l’uomo fa capire che Dio stesso non fa mai mancare la sua risposta ed è proprio Lui a rincuorare l’umanità: “Non piangete!”. E’ questo il grande messaggio che esce dall’alba della domenica di Pasqua, un invito a riflettere e a credere per gli uomini dei giorni nostri che sono alla ricerca di una nuova speranza alla quale affidare la loro esistenza. Tutto questo all’interno di una mostra molto espressiva, che non tralascia di valorizzare il legame con il territorio bresciano e le sue ricchezze artistiche. Per informazioni, si può consultare il sito.

REDAZIONE 26 mar 2018 16:12