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Concesio
di MASSIMO VENTURELLI 13 apr 2018 15:14

Passaggi: una mostra a Concesio

Sino al 16 giugno alla “Collezione Paolo VI – arte contemporanea” le opere degli otto finalisti scelti dalla giuria del premio intitolato al Papa bresciano

È stata ufficialmente inaugurata lo scorso 7 aprile, alla “Collezione Paolo VI – arte contemporanea” di Concesio, “Passaggi”, la collettiva delle opere degli otto artisti finalisti del Premio Paolo VI per l’arte contemporanea di quest’anno. Saranno esposte le opere di Stefano Crespi, Marta Cristini, Ettore Frani, Armida Gandini. Albano Morandi, Daniela Novello e il duo composto da Corrado Saija e Giorgio Presti.

Gli artisti sono stati scelti a dicembre dello scorso anno dalla giuria del premio, composta dal comitato scientifico del museo: Paolo Sacchini, Luciano Caramel, Cecilia De Carli, Paolo Bolpagni e Sandro Barbagallo, ai quali quest’anno si è aggiunto anche don Giuliano Zanchi, direttore del Museo Diocesano “Bernareggi” di Bergamo. “Sono gli artisti che meglio hanno saputo incarnare la filosofia del museo – spiega Paolo Sacchini direttore dell’ente promotore – proponendo opere non necessariamente a tema o soggetto religioso, ma caratterizzate da una forte ricerca in senso spirituale”.

“Passaggi” si apre con l’opera di Daniela Novello, consistente in due tavoli poveramente imbanditi e chiaramente allusivi all’Ultima Cena. Sulla parete di fondo si accostano invece i due video – assai diversi tra loro, ma accomunati da una ardente ricerca di spiritualità – Pulses di Armida Gandini e Dove stavi guardando per non vedermi di Stefano Crespi. Al centro della sala spicca invece l’installazione sonora di Corrado Saija e Giorgio Presti, intitolata Dove sta il mio occhio cresce il mio grano: una scatola spaziale di forma esagonale, all’interno della quale il visitatore è invitato ad entrare.

Il percorso della mostra prosegue con i lavori di Ettore Frani, interprete tra i più sensibili e capaci della giovane scena pittorica italiana che presenta cinque quadri dal titolo Le dimore del pittore, e con l’installazione Les chants de la mi-mort di Albano Morandi ispirata all’omonima opera musical-letteraria di Alberto Savinio. La chiusura è lasciata invece all’artista più giovane, la ventisettenne bresciana – ma ormai francese d’adozione – Marta Cristini, con quattro opere tra loro distinte, Météorites, La chute, Poussière e Atlas, che vengono tuttavia connesse organicamente in una singola installazione, che rimanda ad una dimensione spirituale “cosmica”. Nel pomeriggio di ogni sabato è prevista una visita guidate gratuite alla mostra, che sarà visitabile sino al 16 giugno. Per informazioni: 030/2180817.

MASSIMO VENTURELLI 13 apr 2018 15:14