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di MASSIMO VENTURELLI 22 mar 2018 11:38

“Resurgit” in Duomo Vecchio

Un suggestivo contributo che arriva dall’arte e dal mondo dell’educazione alla comprensione del mistero pasquale

“Resurgit” è il titolo di un’opera d’arte esposta in Duomo Vecchio, un contributo che arriva dal mondo dell’arte e della formazione, per aiutare il fedele a entrare nel mistero della Pasqua. La realizzazione artistica, infatti, è frutto della collaborazione tra l’Ufficio per l’educazione, la scuola e l’università della diocesi di Brescia e l’Accademia di Belle Arti Santa Giulia e della sollecitazione dell’Unità pastorale del Centro storico.

Opera. L’opera, eseguita con conté carré sanguigna su carta da spolvero e già collocata da qualche giorno in Duomo Vecchio, è composta da due pannelli laterali, raffiguranti ognuno il cammino dei risorti, e uno centrale con il Cristo Risorto, sotto cui, attorno al sepolcro, sono rappresentate quattro figure femminili. Nei pannelli laterali sono rappresentati una processione di giovani che, dal sepolcro vuoto, si dirigono verso il Cristo Risorto della pala centrale: questo movimento ci ricorda che l’uomo è un essere che “procede”, cioè è fatto per proiettare la sua vita verso l’eterno. Da sempre la teologia cristiana ha cercato di spiegare la novità dell’uomo redento in Cristo come un camminare in avanti, un procedere oltre: oltre le catene del peccato per raggiungere la liberazione, oltre l’individuo per vivere la comunione, oltre la morte verso la Vita. La Risurrezione di Cristo è il compimento di questo cammino, che si realizza non in un passato storico ma avviene in ogni presente, in ogni oggi della vita. Lui “resugit”, cioè “risorge”. Significativo è inoltre il lavoro di attualizzazione: i volti dei giovani sono i ritratti reali degli studenti che hanno realizzato l’opera. Questa scelta rimarca ancora di più l’allusione a sentirsi personalmente partecipi del cammino di Risurrezione.

Riflessione. La composizione del disegno di ogni pannello si articola attraverso tre gruppi di figure, ciascuno composto da tre personaggi, e sviluppa l’idea di un riconoscimento graduale e progressivo del Risorto man mano che i personaggi si avvicinano al Cristo.

Punto di partenza per una riflessione sulla risurrezione è la narrazione che si trova nel Vangelo di Giovanni (Gv 20,1-18), dove viene messa in luce l’esperienza pasquale, graduale e senza dubbio impegnativa, di Maria Maddalena. In questo testo l’evangelista usa tre diversi verbi per indicare che Maria vede Gesù, facendoci intendere che per riconoscere il Risorto occorre compiere una sorta di cammino di intelligenza spirituale, attraverso un vero e proprio passaggio verso la Pasqua. Dalle tenebre alla luce, dal buio del dolore, che rende impossibile riconoscere Cristo, ad un primo raggio di novità, fino al suo pieno riconoscimento come Signore vivo. Alla base di tutta la composizione c’è l’itinerario spirituale di rivelazione.

Progetto. Al progetto artistico, coordinato da Adriano Rossoni, docente dell’Accademia Santa Giulia, hanno partecipato alcuni studenti del triennio della Scuola di pittura, del biennio specialistico della Scuola di decorazione e, soprattutto per quanto riguarda la parte legata alla comuncazione, alcuni studenti del triennio della Scuola di web design della stessa istituzione accademica.

MASSIMO VENTURELLI 22 mar 2018 11:38