lock forward back pause icon-master-sprites-04 volume grid-view list-view fb whatsapp tw gplus yt left right up down cloud sun
Brescia
di ROMANO GUATTA CALDINI 15 mar 2018 17:53

Sappiamo ascoltare?

Lunedì 19 marzo, presso l'Antica cascina San Zago a Salò, Tat’jana Kasatkina terrà un seminario incentrato sull'influenza che può avere sul mondo dell'imprenditoria l'applicazione del metodo di lettura da soggetto a soggetto da lei fondato

Viviamo circondati da un brusio di fondo che sottende i nostri pensieri e le nostre azioni, fatto di continue interruzioni, attenzione breve e approfondimento parziale. Tutto questo si ripercuote anche sul mondo dell'imprenditoria. “Il mondo parla. Ma noi sappiamo ascoltare?” è il titolo del seminario di formazione, promosso da Amarelli & Partners Quinzan – Consulenti del Lavoro, in calendario lunedì 19 marzo all’Antica cascina San Zago di Salò (via Colli 54), e che vedrà relazionarsi Tat’jana Kasatkina, Direttrice del dipartimento di Teoria della letteratura presso l’Istituto di Letteratura Mondiale dell’Accademia delle Scienze Russa, fondatrice della Commissione per lo studio dell’opera di Dostoevskij, Elena Mazzola, linguista e traduttrice, e il consulente aziendale Marcello Boccardo. Il seminario si basa sulla connessione fra mondo del lavoro e il metodo di lettura da soggetto a soggetto fondato dalla studiosa russa. Ne abbiamo parlato con Luca Amarelli, ideatore dell’iniziativa.

Come nasce il seminario?

Per me il punto di partenza e di arrivo è l’individuo. Sono convinto che il valore aggiunto di ogni azienda sia la persona. Oggi osservo che viviamo una contraddizione. Alcuni considerano il lavoro come una condanna altri, soprattutto nei momenti di successo, come un’esaltazione emotiva. Qual è il vero significato del lavoro? E’ da questo interrogativo che parte tutto. Io sono un professionista, un consulente, un imprenditore. Ho la responsabilità della conduzione di una struttura professionale e di alcune società di servizi. Il buon esito del nostro lavoro dipende dall’apporto intellettivo di tutti i miei collaboratori. L’iniziativa nasce, quindi, dall’idea di lavorare in profondità sulla persona, in quanto ritengo che solo in questo modo sia possibile motivarla, incentivandola a scoprire le ragioni ultime di ciò che fa. In caso contrario faremo fatica ad affrontare le sfide quotidiane.

Qual è l’attinenza fra mondo del lavoro e il metodo di lettura impartito da Tat'jana Kasatkina?

Amo citare questa frase: “Nessun uomo impara ciò che crede già di sapere”. Per ottenere i risultati migliori a livello organizzativo è necessario avere un buon team, una buona squadra. Tutti, però, sappiamo quanto sia difficile far lavorare insieme le persone, spesso fanno molta fatica a interagire fra di loro. Osservo che tante volte poniamo molta attenzione alle problematiche tecniche, organizzative, procedurali, trascurando la necessità di sviluppare buone relazioni fra i collaboratori. Di sovente prevale l’individualismo, non riusciamo a concepirci come squadra, ognuno coltiva il proprio orticello. L’altro e la diversità sono visti come ostacolo e non come ricchezza. Fuor di retorica, credo che gli spunti offerti dal metodo di lettura di  Tat'jana Kasatkina siano preziosissimi nell’aiutarci a elaborare sulle componenti relazionali. Fiducia, comunicazione, importanza delle diversità, dei punti di vista e – soprattutto – la capacità di ascolto sono elementi basilari.  

Secondo lei le imprese sottovalutano il valore dell’ascolto?

Sì. Mi rapporto con molteplici realtà aziendali, frequento spesso studi di colleghi e questo aspetto viene spesso messo in secondo piano. Come ho già sottolineato siamo molto concentrati sulle problematiche organizzative, sulla tattica. Al contempo,  le aziende sono poco concentrate sull’ascolto dei propri collaboratori, del mercato e delle imprese stesse. Tat'jana Kasatkina afferma che “la verità include in se stessa il completamento di tutti i punti di vista”. Oggi sono cambiati i paradigmi:  la disponibilità all’ascolto è indispensabile per la sopravvivenza delle nostre aziende.


ROMANO GUATTA CALDINI 15 mar 2018 17:53