lock forward back pause icon-master-sprites-04 volume grid-view list-view fb whatsapp tw gplus yt left right up down cloud sun
di MAURILIO LOVATTI 26 apr 2018 11:58

“Voce” e gli inquilini di Palazzo Loggia

l racconto di come, a partire dal 1948, il settimanale diocesano ha presentato i sindaci che hanno governato la città di Brescia

Brescia tra poche settimane sarà chiamata al voto per la scelta del proprio sindaco.

I cittadini riconfermeranno Emilio Del Bono o faranno altre scelte? “Voce” ha sempre seguito con attenzione questo importante momento di “democrazia cittadina”, a partire dalla prima elezione, nel 1948, di Bruno Boni.

Boni. Bruno Boni è stato sindaco di Brescia dal 1948 al 1975. “Voce”, il 19 giugno 1948 dà notizia che il Sindaco è stato eletto con 33 voti a favore (su 50 consiglieri comunali) e 4 schede bianche: “Al neoeletto quelli della Voce, che hanno avuto modo di conoscere le belle doti del prof. Ciro Boni, (...) porgono le più vive congratulazioni, unite a tutte quelle della cittadinanza, e in pari tempo augurano che il suo lavoro sia coronato dai più fecondi successi”. Il 13 febbraio 1998, alla sua morte, “Voce” dedica due pagine a Bruno Boni.

Trebeschi. Cesare Trebeschi fu sindaco di Brescia dal 1975 al 1985. Così Luciano Costa scrisse il 1° agosto 1975, in occasione dell’elezione: “Cesare Trebeschi, avvocato cinquantenne, già presidente dell’Asm, è il nuovo sindaco della città (…) tutti a Brescia lo conoscono come uomo di grande senso politico e di dirittura morale. “Voce” riporta un estratto del discorso d’insediamento, nel quale Trebeschi ricorda: “L’autorità non coincide col potere, ma col servizio”.

Martinazzoli. Tra il 1985 e il 1994 Brescia vede salire a Palazzo Loggia i sindaci Pietro Padula, Gianni Boninsegna, Gianni Panella e, per due anni Paolo Corsini. Nel 1994 la città, chiamata per la prima volta a sperimentare l’elezione diretta del sindaco elegge Mino Martinazzoli che al ballottaggio, supera con il 56,5% dei consenso Vito Gnutti, del centro destra. Scrive “Voce”: “Ce l’ha fatta anche contro l’evocazione delle scomuniche (perché appoggiato dal Pds, erede del Pci), ce l’ha fatta perché gli vengono riconosciuti, perlomeno dalla maggioranza dei bresciani, qualità di leadership, (…) un successo anche personale.” (9 dicembre 1994).

Corsini. Paolo Corsini è stato sindaco per 12 anni, dal 1992 al 1994 e dal 1998 al 2008. Il direttore di “Voce”, mons. Gabriele Filippini, così commenta l’elezione del primo sindaco di Brescia proveniente dal Pci: “La Giunta di Brescia, guidata da Corsini, contiene qualche elemento di novità. Quelle novità che molti attendevano. (…) Per quanto riguarda la persona del nuovo Sindaco si può parlare di saggezza, oltre che di ragionevolezza. (…) Non è fuori luogo rammentare che il prof. Corsini non ha mai mimetizzato la sua appartenenza al cattolicesimo bresciano. La sua professione di storico lo rende anche un buon conoscitore del peso che ha avuto il cattolicesimo nella nostra storia. Dal suo nuovo ruolo saprà certamente essere un sensibile interprete di una città che si è dimostrata vogliosa di cambiamento, ma non ha mai rinnegato le sue profonde radici”. (2 ottobre 1992).

Paroli. Nel 2008 la città indica in Adriano Paroli il nuovo sindaco. Il candidato del centro destra sconfigge al primo turno Emilio Del Bono in corsa per il centro sinistra. Cinque anni più tardi, però, Del Bono si prende la rivincita e sconfigge il sindaco uscente di centrodestra

MAURILIO LOVATTI 26 apr 2018 11:58