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di MATTIA SAPONARA 04 nov 2020 12:06

Firme contro il nuovo impianto rifiuti

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Provincia di Brescia, ATS e ARPA stanno esaminando in queste settimane la proposta avanzata da A2A per la realizzazione di un nuovo impianto che raccolga i rifiuti umidi di buona parte della provincia. La struttura ha la finalità di trasformare i rifiuti solidi urbani in compost e biometano.

Un progetto presentato al comune di Bedizzole, ma che di fatto coinvolgerebbe in larga parte anche i comuni di Calcinato e Lonato, trovandosi il nuovo impianto in prossimità del confine fra i tre paesi.

I cittadini dei paesi coinvolti e in particolar modo il Comitato Cittadini di Calcinato si sono immediatamente sollevati contro questa proposta, ritenendo più che sufficienti gli impianti presenti sul proprio territorio. Al momento è stata avviata una raccolta firme, disponibile su Change.org alla voce “fermiamo l’ennesimo inutile mega impianto rifiuti, basta puzze nel bresciano”. La raccolta firme ha raggiunto già quota 546 e non accenna ad arrestarsi. “Il grosso impianto aggiungerebbe un carico di odore di spazzatura in un territorio già saturo di discariche, rifiuti, impianti di compostaggio, acciaierie, trattamento metalli” segnala il Comitato nell’oggetto della raccolta firme on line. “Aumenterebbero sia il traffico di mezzi pesanti carichi di rifiuti che il relativo rumore. La salute dei cittadini di Calcinato, Bedizzole, Lonato, insieme a quella degli abitanti di Montichiari, Mazzano, Castenedolo è a ulteriore rischio. Gli impatti cumulativi sul territorio, infatti, parametro chiave per chi risiede nelle zone interessate, non vengono normalmente presi in considerazione nelle valutazioni relative agli impianti di smaltimento rifiuti”.

Un nuovo braccio di ferro si sta dunque avviando, da una parte A2A spinge sull’efficienza del progetto proposto, dall’altra i cittadini che, esasperati, vogliono far arrivare la propria voce alla Provincia, alla Regione e al Ministero dell’Ambiente.

MATTIA SAPONARA 04 nov 2020 12:06