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Puegnago
di VITTORIO BERTONI 16 dic 2025 13:06

TÌRA, un progetto che investe nelle persone

C’è un’energia silenziosa che attraversa le colline, i borghi e le valli della Valtenesi e della Valle Sabbia. È l’energia dei giovani che restano, che cercano spazi, ascolto, possibilità. È a loro che parla “TÌRA – Territori, Inclusione, Relazioni, Attivazione”, un progetto che non si limita a stanziare risorse, ma sceglie di investire nelle persone, nei legami, nel futuro condiviso di comunità spesso considerate “periferiche”, ma ricchissime di identità. Con oltre 62mila euro di finanziamento, "TÌRA" nasce per dare nuova linfa ai territori rurali e a chi li abita, trasformando l’isolamento in incontro, la distanza in rete, la fragilità in opportunità. Qui, dove i servizi sono pochi e le occasioni di aggregazione rare, il rischio più grande è sentirsi invisibili. TÌRA risponde a questo rischio con una visione chiara: costruire un welfare di prossimità che rimetta al centro i giovani, offrendo loro luoghi da vivere, competenze da sviluppare, relazioni da coltivare. Il progetto prende forma grazie a una collaborazione ampia e concreta tra i comuni di Puegnago del Garda, Bione e Vobarno, l’Istituto Scolastico “G. Perlasca”, le associazioni Arte e Cultura Sociale e Biùcultura e GAL Gardavalsabbia, che ne guida la regia. Una rete che sceglie di camminare insieme, perché lo sviluppo rurale non è solo economia, ma soprattutto cura delle comunità.

"TÌRA" riapre porte e accende possibilità: Villa Galnica torna a vivere come hub culturale giovanile, la Casa del Vino diventa spazio condiviso, i saperi dell’olio, del vino e dei formaggi di montagna si trasformano in laboratori esperienziali dove tradizione e futuro si incontrano. Gli orti scolastici diventano luoghi di inclusione, le serre spazi di crescita, i viaggi e le esperienze europee finestre aperte sul mondo. Ma il cuore del progetto sono le persone. Ragazzi e ragazze che, grazie a percorsi educativi, tutoraggi, borse di studio e occasioni di mobilità, possono scoprire talenti nascosti, rafforzare competenze, immaginare nuove strade. Per alcuni TÌRA sarà un punto di ripartenza, uno spazio sicuro in cui ritrovare fiducia, per altri un trampolino verso l’impresa, l’impegno civico, l’Europa. “TÌRA - sottolinea il presidente del GAL, Tiziano Pavoni - è un investimento sul futuro: sui legami tra generazioni, sulla capacità di abitare i luoghi e trasformarli, sulla possibilità per i giovani di sentirsi protagonisti e non spettatori. Perché quando un territorio sceglie di credere nei suoi ragazzi, non perde pezzi, ma costruisce radici più forti”. TÌRA non promette miracoli, ma relazioni vere, esperienze condivise e consapevolezze nuove. E in territori che spesso chiedono solo di essere vissuti, questo è già un atto rivoluzionario.

VITTORIO BERTONI 16 dic 2025 13:06