Tutelare il lago d'Idro per proteggere anche noi
L’associazione “Amici della terra” ha lanciato, il 20 luglio, una petizione per salvaguardare il lago d’Idro. Sarà possibile firmarla fino al 31 agosto 2025.
Il Lago d’Idro è situato tra la Lombardia e il Trentino-Alto Adige. Sulla sponda nord vi è la Zona Speciale di Conservazione (ZSC/ZPS) “Biotopo di Baitoni”, che ospita diverse specie di avifauna, anfibi e pesci. Dopo decenni di irresponsabile gestione dei livelli, originata da un decreto del 1917 per scopi lucrativi, è stata introdotta nel 2007 (grazie ad un’intensa mobilitazione civica) una regola di gestione più naturale, che ha portato una rigenerazione ecologica; ha fermato l’erosione delle rive e favorito la ripresa della fauna e del fenomeno turistico.
Tuttavia, nel 2008 la Regione Lombardia ha avviato un progetto infrastrutturale volto a reintrodurre escursioni verticali innaturali fino a 3,5 metri, rispetto all’adesso limite di 1,3. Il progetto è stato sottoposto a una Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA) nel 2013 e successivamente prorogato due volte (2019 e 2023), nonostante cambiamenti significativi nel contesto ambientale e progettuale, e assenza di adeguata informazione e consultazione degli enti locali. Le escursioni forzate dei livelli impatterebbero in modo permanente sulle specie ospitate e sulla vegetazione.
La proposta prevede la costruzione di nuove opere di regolazione del Lago d’Idro, incluso infrastrutture invasive, per una gestione più aggressiva delle acque. Il progetto, modificato previamente secondo VIA 2013, non ha più subito valutazioni aggiornate, come invece richiesto per variazioni progettuali rilevanti. Le proroghe sono avvenute senza informazione ambientale adeguata né ai cittadini né agli enti locali territorialmente coinvolti, nonostante modifiche sostanziali al progetto e mutamenti ambientali.
Inoltre, I fondi FESR ai Comuni sono stati subordinati a un Accordo che imponeva la rinuncia preventiva a tutelare il lago d’Idro. Le istituzioni destinano fondi ad aumentare i prelievi dal lago invece di ridurre sprechi e inefficienze del sistema irriguo, aggravando la crisi ecologica e andando contro gli obiettivi di adattamento climatico.
Quello che la petizione vuole chiedere al Parlamento italiano ed al Parlamento Europeo è: esaminare la conformità del procedimento di proroga della VIA; valutare l’impatto del nuovo progetto sulla ZSC/ZPS “Biotopo di Baitoni” e sul corpo idrico del Lago d’Idro; verificare se la clausola che vincola i fondi FESR alla rinuncia di controlli e opposizioni rispetti i principi europei di autonomia, legalità, trasparenza e partecipazione.
Oltre a questi, l’intento è anche quello di chiedere alle autorità italiane avviare una nuova VIA basata su dati aggiornati; la piena partecipazione di enti e cittadini; Raccomandare un Contratto di fiume transregionale, da sottoscrivere prima di qualsiasi opera, come strumento di governance preventiva basato su dati scientifici e valutazioni ambientali aggiornate; e infine attribuire una personalità giuridica all’intero corpo del fiume Chiese, incluso il lago d’Idro.
Chiunque volesse è invitato calorosamente a firmare la petizione: si può richiedere il modulo scrivendo a salviamo.lago.eridio.2007@gmail.com.
photo credits: sito web Lago d'dro (lagodidro.it)