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Brescia
23 dic 2022 06:16

Csi: Chiediamo di alimentare lo sport di base

Emiliano Scalfi, presidente del Csi: "Ostacoli superati. Ora guardiamo al futuro"

L'assemblea di fine anno del Csi ha permesso al presidente Emiliano Scalfi di fare il punto sulla situazione dopo due anni segnati dalla pandemia.

 “Abbiamo reagito da sportivi, disputando ogni sfida con tutte le nostre forze, accettando le sconfitte ed esultando per le vittorie. La cosa bella è che abbiamo giocato di squadra ed era fondamentale per affrontare cambiamenti inaspettati e complessi”.

Il Csi da gennaio deve affrontare la sfida della nuova riforma dello sport: “Da un lato verrà regolamentato il lavoro sportivo; dall'altro ci saranno adempimenti burocratici e gestionali per le società sportive, anche quelle medio-piccole. Noi che abitiamo lo sport di base chiediamo alle istituzioni di alimentare il movimento dalle radici affinché il sistema sia rigoglioso fino al vertice. Troppo spesso, purtroppo, ci si dimentica di chi fa promozione sociale, di chi garantisce un modello di sport aperto a tutti e che mescola competizione e educazione”.


Se il 2022 è stato l'anno della ripartenza, il 2023 sarà quello del definitivo ritorno ad una normalità necessaria per trovare nuovo slancio e innovare ulteriormente. Questa stagione è iniziata con 621 squadre, di cui 442 nel calcio, 141 nella pallavolo e 25 nella pallacanestro. "Oltre agli sport di squadra i riscontri dagli sport individuali sono stati ottimi. Cito soprattutto il padel, novità che sta garantendo risultati di rilievo e il judo, forse lo sport più penalizzato dal Covid, reduce dai nazionali di Roncadelle, che sono stati un'autentica liberazione”.


Impulsi significativi arrivano anche dal mondo della formazione: “Stiamo formando con continuità e qualità allenatori, istruttori e dirigenti, oltre a garantire le fondamentali qualifiche agli operatori dae. Continueremo su questa strada, necessaria anche per coinvolgere nuovi arbitri e giudici, di cui abbiamo sempre bisogno. Intendiamo far crescere il settore arbitrale nei numeri ma anche nel livello di preparazione e nell'immagine. Ritengo che per il reclutamento sia indispensabile la collaborazione delle società sportive. Il nostro è un vero e proprio appello. C'è la necessità di coinvolgere atleti e collaboratori convertendoli in arbitri se vogliamo continuare a fornire un servizio adeguato in ambito sportivo. Senza direttori di gara non si può giocare come si deve”.

23 dic 2022 06:16