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Brescia
di REDAZIONE 29 nov 2025 21:06

Effetto Sevat: ruolo strategico per enti locali

Negli spazi dell’Auditorium Santa Giulia di Brescia il convegno “Effetto Sevat – Società in-house e creazione di valore pubblico” ha riunito una partecipata platea di accademici, tecnici, amministratori e operatori pubblici per discutere l’evoluzione dei modelli di gestione dei servizi pubblici locali e il ruolo crescente delle società in-house come strumenti di innovazione amministrativa.

L’iniziativa, promossa da Sevat – Servizi Valle Trompia, ha portato all’attenzione dei presenti un’esperienza che negli ultimi anni ha dimostrato di saper coniugare efficienza operativa, cooperazione intercomunale e capacità di progettazione avanzata.

Il convegno ha ribadito un messaggio chiaro: la modernizzazione della pubblica amministrazione locale passa da modelli di cooperazione, competenze qualificate e strumenti organizzativi innovativi. L’esperienza di Sevat dimostra che costruire una pubblica amministrazione più forte, efficiente e orientata al territorio è possibile e rappresenta una strada già percorribile e replicabile.

Tra gli interventi che hanno dato il via alla mattinata di lavori, quello di Massimo Ottelli, presidente della Comunità Montana di Valle Trompia, che ha rimarcato il ruolo della collaborazione sovracomunale quale «condizione per garantire servizi efficaci, continuità amministrativa e costruire politiche territoriali di lungo periodo».

Una tesi sostenuta anche da Giuliano Noci, prorettore del Politecnico di Milano, che ha sottolineato la necessità di superare l’azione isolata dei singoli enti locali: «Il mondo intorno ai comuni cambia con una velocità senza precedenti. Per evitare che molti territori restino indietro, servono modelli cooperativi solidi e strumenti capaci di rafforzare la capacità amministrativa, soprattutto nei comuni più piccoli».

Le ricercatrici Eleonora Perobelli e Raffaella Saporito (SDA Bocconi) hanno dunque approfondito la natura “ibrida” delle società in-house, evidenziandone la rilevanza strategica nei sistemi pubblici contemporanei: «Organizzazioni come Sevat riescono a combinare efficienza privatistica e missione pubblica. Se guidate da una visione chiara, diventano leve di sviluppo territoriale e di miglioramento dei servizi». A ribadirlo anche gli avvocati Angelo Annibali e Andrea Ruffini (AOR Avvocati), evidenziando la piena legittimità e convenienza del ricorso all’in-house:

"Le società partecipate rappresentano oggi una soluzione giuridicamente solida e operativamente vantaggiosa. Le recenti pronunce confermano che la collaborazione tecnica tra enti e società in-house è coerente con l’impianto normativo attuale e contribuisce a ridurre tempi, costi e complessità procedurali".

Servizi e vantaggi concreti espressi dall’attività delle società in-house sono raccontati nel volume Effetto Sevat, Maggioli editore, con la prefazione del professor Sabino Cassese, giudice emerito della Corte Costituzionale, presentato in anteprima durante il convegno. Il giornalista Adriano Baffelli, curatore della pubblicazione, ha definito l’opera collettiva: «una raccolta di sguardi e competenze differenti, ma uniti da un filo comune: dimostrare che una buona amministrazione esiste, quando idee chiare e collaborazione diventano metodo di lavoro. In questo volume abbiamo voluto mettere insieme analisi, esperienze e testimonianze per raccontare non solo ciò che Sevat fa, ma soprattutto ciò che rappresenta: un modello che nasce dal territorio e torna al territorio come patrimonio condiviso”.

In tale contesto, la società della Comunità Montana di Valle Trompia si conferma una delle esperienze italiane più avanzate di committenza pubblica e cooperazione intercomunale. Il presidente di Sevat, Andrea Crescini, a suggello del valore dell’esperienza maturata dalla società negli anni ha dichiarato: «La forza di Sevat sta nella capacità di fare squadra. Abbiamo dimostrato che costruire una competenza amministrativa condivisa è possibile e che la cooperazione porta benefici immediati e misurabili ai cittadini».

Con oltre 90 interventi gestiti, 60 enti supportati e una crescita del valore della produzione superiore al 700% negli ultimi anni, l’esperienza di Sevat rappresenta un esempio concreto di rafforzamento della capacità amministrativa dei piccoli comuni, innovazione nelle procedure di gara e nella gestione delle opere pubbliche, ottimizzazione dei tempi e delle risorse, visione territoriale unitaria, nonché un modello di governance scalabile e replicabile in altri territori.

Il direttore generale Fabrizio Veronesi ha illustrato nello specifico l’evoluzione del modello di Committenza ausiliaria integrale, che consente la gestione completa dell’opera pubblica: "Assumere la regia dell’intero ciclo – dalla progettazione al collaudo – permette continuità, presidio tecnico e maggiore controllo. Così trasformiamo la frammentazione amministrativa in soluzioni operative a vantaggio dei territori".

REDAZIONE 29 nov 2025 21:06