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Breno
di GIUSEPPE ARRIGHETTI 11 mar 2016 00:00

Adamello: il parco non si tocca

Il Parco dell'Adamello non verrà rimpicciolito: la richiesta del Comune di Breno di riperimetrare l'area protetta non è stata accolta dalla Regione Lombardia

La Regione Lombardia ha deciso che il Parco dell'Adamello non subirà modifiche bocciando così la richiesta del comune di Breno che voleva riperimetrare l'area protetta. La richiesta prevedeva che venissero esclusi dalla superficie del parco 102 ettari, pari al 6,4% del totale, che è di oltre 1.500 ettari: i tecnici del Pirellone l'hanno rigettata scontrandosi così con la volontà espressa dal consiglio comunale di Breno e dalla maggioranza dell'assemblea della comunità montana ma facendo esultare le undici associazioni ambientaliste che si sono battute contro questo cambiamento e che, tramite la piattaforma change.org, avevano raccolto quasi 2.200 firme anche se, a onor del vero, puntavano a 2.500 adesioni.

In ogni caso, la Regione ha detto no. Il motivo lo spiega l'assessore all'ambiente Claudia Terzi: “Un parco tutela un'area naturale e non essendo venute meno le condizioni di tale naturalità non ha senso che venga tolta la protezione: le caratteristiche che hanno portato all'istituzione del parco ci sono ancora tutte, non ha senso che non ci sia più il parco! Peraltro la riduzione di un'area protetta va contro le direttive europee e la nostra idea di programmazione del territorio”.

Gabriele Prandini, sindaco di Braone ed ex assessore al parco in comunità montana, esulta al sentire queste parole: “Lo abbiamo sempre detto: una riperimetrazione di un parco in senso riduttivo non è mai stata fatta in Italia e forse neppure in Europa. Siamo ovviamente contenti per l'esito di questo iter, ora aspettiamo di leggere le motivazioni della decisione per gustare fino in fondo questa vittoria”.

Di tutt'altro umore il sindaco di Breno Sandro Farisoglio che affronta il problema sotto il profilo politico:
“La Lega Nord, che tanto sbandiera la difesa delle autonomie locali, anche questa volta si è fatta beffe delle volontà espresse dal nostro comune e dalla comunità montana. Per quanto mi riguarda la partita non finisce qui: chiediamo che il Consiglio regionale si esprima su questo punto chiarendo una volta per tutte qual è la volontà politica del Pirellone senza nascondersi dietro a qualche misterioso funzionario. La legge che ha istituito il parco è regionale; la Regione, se vuole, può cambiarla”.

Ma la partita è finita e non si sa se ci sarà la gara di ritorno.
GIUSEPPE ARRIGHETTI 11 mar 2016 00:00