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Brescia
di MASSIMO VENTURELLI 21 feb 2017 08:04

Adozioni: un nuovo protocollo d'intesa

Il documento è stato sottoscritto ieri presso il Tribunale di Brescia. Grazie al protocollo chi vorrà adottare un bambino troverà condizioni e procedure identiche su tutto il territorio di riferimento del Tribunale

Un nuovo protocollo di intesa per la definizione di linee guida in materia di adozione nazionale ed internazionale è stato sottoscritto ieri presso il Tribunale dei minori di Brescia, competente anche per le province di Bergamo, Cremona, Mantova e Sondrio.

Ad apporre la propria firma sotto il documento, con il presidente del Tribunale di minori di Brescia Maria Carla Gatto, ormai prossima al trasferimento a Milano, i direttori generali delle Agenzie di tutela della salute (Ats) di Brescia, Bergamo, Val Padane e delle Montagne e delle Agenzie sociosanitarie territoriali (Asst) Spedali Civili, della Franciacorta, del Garda, della Valcamonica, di Mantova, Cremona, Crema, Papa Giovanni XXIII, Bergamo Est e Ovest.

Grazie al protocollo il cittadino che vorrà adottare un bambino troverà condizioni e procedure identiche su tutto il territorio di riferimento del Tribunale del minori. Si tratta, come è stato sottolineato al momento della firma, di un risultato possibile grazie al lavoro congiunto di magistratura e sanità. Questi due mondi, caratterizzati da linguaggi, tempi e modalità d’approccio differenti hanno lavorato insieme e in rete con i territori di riferimento condividendo metodo di lavoro e un percorso di formazione congiunta a beneficio di pratiche per l’adozione più veloci. 

Si tratta di un importante passo avanti nel campo delle adozioni, reso necessario dopo la riforma sanitaria approvata con la legge regionale n. 23 dell’11 agosto 2015 che ha attribuito all’Ats la funzione di programmazione dei servizi, al fine che siano garantite l’assistenza e l’integrazione di tutte le prestazioni. Provvedimento che ha richiesto l’adeguamento anche delle procedure adottive.

In particolare, sarà compito delle Aziende socio sanitarie territoriali provvedere alle azioni sociosanitarie riguardanti gli adempimenti relativi alle adozioni nazionali ed internazionali, nell’ambito delle attività dei Consultori familiari, mentre spetterà alle Agenzie di tutela della salute coordinare tutta la rete dei Servizi sanitari, sociosanitari e sociali. Un modus operandi che ha già portato a decisivi miglioramenti, garantendo il contenimento dei tempi per il conseguimento dell’idoneità all’adozione e un migliore raccordo tra il Tribunale per i Minorenni di Brescia e i Consultori familiari. Visti gli esiti positivi, i soggetti coinvolti hanno recepito il nuovo iter operativo.

L’obiettivo primario è tutelare il bambino, offrendogli le migliori possibilità di integrazione nel nuovo nucleo adottivo, inteso nel più ampio senso di contesto sociale, con azioni di sostegno mirato alla coppia genitoriale e al minore.

Il protocollo, infatti, rende più efficace l’intervento degli organismi istituzionali in favore delle coppie adottive e dei minori: grazie alle interazioni tra i diversi enti coinvolti, le prassi operative per verificare i criteri di idoneità della coppia saranno realizzate con maggiore efficacia, garantendo a tutte le coppie che si candidano per l’adozione un percorso informativo, formativo e di valutazione adeguato.

A margine della sottoscrizione del protocollo d’intesa il presidente del Tribunale dei minori di Brescia ha presentato anche alcuni dati su adozioni nazionali e internazionali relativi al territorio di competenza dello stesso. Dal 2010 a oggi le domande di adozione nazionale sono diminuite del 44%, quelle internazionali del 54%, un calo, come ha ricordato Maria Carla Gatto, dovuto alla crisi economica, ai problemi presenti in tanti Paesi stranieri e anche alla riduzione del numero di minori dichiarati adottabili. Negli ultimi quattro anni, infatti, sull’intero territorio di competenza del Tribunale sono state emesse 192 dichiarazioni di adottabilità.

MASSIMO VENTURELLI 21 feb 2017 08:04