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Brescia
di ELISA GARATTI 01 dic 2022 08:09

Aids campagna vincente a Brescia

Agli Spedali Civili raggiunti due dei tre obiettivi della Dichiarazione di Parigi. Anche il numero di test effettuati cresce

Il problema dell’Hiv esiste ancora. Anzi, Brescia non lo deve proprio ignorare, visto che è sul gradino più basso del podio (dopo Milano e Roma) per pazienti positivi sul territorio nazionale. E quella di oggi, 1° dicembre, Giornata mondiale contro l’Aids, ha il compito di ricordarcelo. Ecco perchè il Comune di Brescia, insieme alla Clinica di malattie infettive degli Spedali Civili di Brescia e Croce Bianca Brescia, ha organizzato in Largo Formentone, per il pomeriggio di oggi (dalle 14 alle 19), un evento di sensibilizzazione offrendo gratuitamente un test Hiv rapido, gratuito e anonimo (per maggiorenni).

L’iniziativa bresciana si inscrive, in realtà, nel programma delle “Fast-Track Cities”, la partnership globale tra oltre 400 Comuni di tutto il mondo e quattro partner internazionali, risalente al 2014 (la nostra città ha sottoscritto l’accordo nel 2020). Obiettivo della Dichiarazione di Parigi, è il famoso “95-95-95” delineato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e cioè che il 95% delle persone con infezione da Hiv sia a conoscenza della loro condizione, il 95% dei diagnosticati riceva una terapia antiretrovirale adeguata e il 95% di quelle in terapia abbia una viremia pari a zero, dove il virus Hiv non sia più rilevabile. Brescia, da questo punto di vista, può tirare un sospiro di sollievo visto che “il secondo e il terzo ‘95’ sono raggiunti – ha spiegato Francesco Castelli, direttore della Clinica di malattie infettive e tropicali degli Spedali Civili e rettore dell’Università degli Studi –: abbiamo, infatti, il 99,3% dei soggetti che sono in cura sotto terapia e il numero è in costante crescita; abbiamo anche raggiunto il 95,3% di coloro che sono in terapia e non hanno più il virus rilevabile. Ringrazio tutti i miei collaboratori e gli enti che lavorano con noi: solo con questa unità di intenti la nostra azione può essere efficace. Non dobbiamo però fermarci e riposare sugli allori”. No di certo visto che “sul nostro territorio – sono le parole di Claudio Vito Sileo, direttore generale di Ats Brescia – sono 3.802 i cittadini Hiv+, un numero che corrisponde a 3,2 assistiti ogni 1000 abitanti.

La prevalenza è maschile (71%, contro il 29% femminile): l’età media è di 54 anni per gli uomini e 51 per le donne. È un dato stabilizzato: certo, era di meno prima (nel 2003, ammontava a 2,2), ma il dato è riferito sia ai nuovi che ai vecchi casi: l’Hiv si può curare, non guarire. Per quanto riguarda, invece, l’Hcv, la prevalenza è superiore: sono 8.446 i cittadini positivi, pari quindi a 7,1 su 1000 abitanti”. C’è però una buonissima notizia per quanto riguarda il numero di test eseguiti. Dopo un netto calo degli ultimi anni (complice anche la pandemia), i primi nove mesi del 2022 hanno raccolto già 35mila test effettuati: le stime, quindi, prevedono un valore finale superiore a quello finora più alto del 2018. Una buona notizia che certifica l’efficacia della campagna di sensibilizzazione e incentiva a continuare su questa strada.

ELISA GARATTI 01 dic 2022 08:09