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Brescia
di ROMANO GUATTA CALDINI 26 feb 2018 16:11

Benedetti: la famiglia fulcro trainante

L'intervista a Nicoletta Benedetti che si candida alle elezioni regionali del 4 marzo nella lista civica Fontana Presidente. "Per sostenere le famiglie sarà opportuno mettere in campo delle azioni durature e non occasionali"

“La Lombardia di domani avrà un fulcro centrale e nuovamente trainante: la famiglia!”. A sostenerlo è Nicoletta Benedetti, candidata alle elezioni regionali nella lista civica Fontana Presidente. Fra le sue esperienze politiche ricordiamo la collaborazione decennale con l’ex consigliere e assessore regionale Margherita Peroni.  La candidata, inoltre, viene dall’esperienza di due mandati fra i banchi del Consiglio provinciale.

Perché la scelta di candidarsi in Regione?

Ritengo – dopo aver lavorato in Regione per 10 anni e a seguito dell’abolizione delle cosiddette Province, benché esistano ancora a tutti gli effetti – che l’Ente regionale più di altri possa dare maggiori risposte al territorio. Non dimentichiamo che la Regione ha anche il compito di legiferare. Penso soprattutto ai prossimi 5 anni in cui le tematiche legate all’autonomia andranno a ridisegnare quelli che sono alcuni punti focali. Nei prossimi giorni verrà già firmata una pre-intesa su 5 temi che riguardano proprio l’autonomia: la sanità, il lavoro, la formazione/istruzione, l’ambiente e i rapporti con l’Unione europea. E’ facile capire come su queste tematiche la Regione possa dettare per il territorio degli indirizzi di fondamentale importanza sia per i cittadini sia per le aziende e gli amministratori.

Lei si è fatta portavoce delle istanze del nucleo fondante della società, la famiglia. In Regione come intende portare avanti tali tematiche?

Ho avuto l’opportunità di colloquiare con il Forum delle associazioni famigliari. Sicuramente in questi anni è stato fatto molto ma non tutto ciò che era ed è necessario. Per sostenere le famiglie sarà opportuno mettere in campo delle azioni durature e non occasionali. Le misure messe a sistema devono essere strutturali e a regime per anni. Del resto, si può pensare di costruire una famiglia solo se davanti al proprio percorso si vede un futuro. E' un processo impossibile da innescare se pensato attraverso degli “spot”.  In tal senso, una Legge quadro che porti un po’ di ordine ritengo sia necessaria. Sono passati 20 anni dall’ultima Legge per la famiglia promossa da Margherita Peroni: il sistema è cambiato, la società è cambiata… Ripeto, bisogna riorganizzare le politiche per la famiglia attraverso misure più strutturali e durature.

Quali sono le priorità del territorio bresciano che intende far valere una volta eletta in Regione?

Credo che il territorio bresciano, in virtù della sua ricchezza e diversità, abbia molteplici priorità da poter far valere. Penso, in primis, alle tradizioni locali che spesso si manifestano durante le tante sagre organizzate a Brescia e provincia: dalla caccia alla pasca, senza dimenticare la profonda cultura del volontariato. Non posso poi dimenticare la vocazione turistica del Bresciano, dalle valli ai laghi. A una maggiore valorizzazione delle valli bresciane si aggiungono alcuni problemi legati alla viabilità. Ricordo le priorità della Bassa bresciana, alle esigenze di tutte le aziende agricole presenti sul territorio. Come accennavo precedentemente sussistono, inoltre, priorità trasversali: il sostegno alla famiglia e ai giovani. Se noi riusciremo, con l’autonomia, a dare nuovi modelli organizzativi, nuovi indirizzi, sia in ambito occupazionale sia per quanto concerne l’istruzione professionale – e di rapporto fra università e mondo del lavoro – potremo offrire alle giovani generazioni rinnovate opportunità che permettano loro di trovare un lavoro, così che possano  pensare al proprio futuro con maggiore serenità.


ROMANO GUATTA CALDINI 26 feb 2018 16:11