Il ricco palinsesto 2025 di Brescia Musei

È stata presentata ieri in palazzo Loggia la stagione culturale e artistica 2025 dei Musei Civici, del Castello di Brescia e del cinema Nuovo Eden, istituzioni affidate dal Comune di Brescia alla Fondazione Brescia Musei in accordo con il Comune di Brescia.
Laura Castelletti, sindaca di Brescia, Francesca Bazoli, presidente di Fondazione Brescia Musei, Stefano Karadjov, direttore di Fondazione Brescia Musei, hanno confermato il ruolo centrale che Brescia vorrà avere anche nei prossimi 12 mesi come produttore di offerte culturali, e hanno illustrato il ricco palinsesto di mostre, eventi, iniziative di grande rilevanza, declinato nel solco della valorizzazione, della conservazione del patrimonio della città e della riorganizzazione e aggiornamento dei musei, oltre che della rigenerazione dei percorsi espositivi, come nel caso del progetto di rifunzionalizzazione del Teatro romano di Brescia, a cura dell'architetto Sir David Chipperfield, che sarà presentato proprio nei primi mesi del 2025.
Due i punti cardine della programmazione di Fondazione Brescia Musei: quello espositivo, con le grandi mostre internazionali, legate al patrimonio materiale e immateriale bresciano, e quello del recupero e della valorizzazione del patrimonio civico rappresentato dal sistema affidato a Brescia Musei, Castello e Teatro Romano su tutti.
Le grandi mostre del 2025 si apriranno con “A Sense of Wonder. Fotografie 1962-2022”, curata da Denis Curti, promossa dalla Fondazione Brescia Musei in collaborazione con The Joel Meyerowitz Archive – New York la prima antologica italiana di uno degli assoluti protagonisti della scena fotografica mondiale contemporanea, al Museo di Santa Giulia dal 25 marzo al 24 agosto
Dal 18 settembre 2025 al 15 febbraio 2026, la Pinacoteca Tosio Martinengo ospiterà una mostra dossier, curata da Gianni Papi, dedicata al pittore fiammingo Matthias Stomer (1600-1650), che presenterà tra le altre due opere inedite di quello che fu uno dei più prolifici seguaci di Caravaggio, recentemente concesse in deposito a Fondazione Brescia Musei da una collezione privata, insieme a una serie di importanti prestiti dall’Accademia Carrara di Bergamo e da una prestigiosa collezione lombarda, che si affiancheranno alla Incredulità di san Tommaso, tela già esposta nel percorso permanente della pinacoteca bresciana.
Dal 26 settembre al 15 febbraio 2026, Fondazione Brescia Musei celebrerà il grande Guido Crepax (1933-2003) con una monografica, allestita al Museo di Santa Giulia, curata da Ilaria Bignotti e Alberto Fiz in collaborazione con l’Archivio Crepax, che esplora non solo l’ambito del fumetto e del graphic novel, di cui l’autore è uno degli indiscussi maestri a livello internazionale, ma anche della letteratura, della musica, del cinema e del teatro.
Nelle stesse date e sempre in Santa Giulia si terrà la mostra “Illustratori da manuale”, curata da Anna Piergentili e Michela Valotti, in collaborazione con Editrice La Scuola e Festival Internazionale dell’Educazione di Brescia (II edizione), che raccoglie il meglio del ricchissimo patrimonio identitario dell’editrice cittadina, composto da più di 10mila bozzetti preparatori per le edizioni illustrate dedicate ai giovani lettori delle scuole italiane, eseguiti per lo più a tempera o acquerello, e conservati nella raccolta unica e originale della casa editrice La Scuola, di recente valorizzazione.
A novembre, Brescia Musei dedicherà una al Festival della Pace di Brescia, di cui Fondazione Brescia Museini. L’esposizione sarà per sua natura fortemente legata alle ragioni della attualità e per questi motivi annunciata solo la prossima estate, e avrà un focus contemporaneo, con importanti riferimenti alla nostra società in profondo e rapido cambiamento.
Infine, a dicembre, è previsto l'avvio delle celebrazioni del Bicentenario del ritrovamento della Vittoria Alata e dei bronzi archeologici bresciani. Lo sviluppo di un nuovo episodio di valorizzazione dei bronzi antichi, con la Vittoria Alata in un dialogo di eccellenza, sarà una grande sorpresa per la città. Analogamente, i nostri bronzi dialogheranno con un grande Museo archeologico nazionale italiano, per portare la festa del bicentenario e il ricordo del ritrovamento fuori dal confine cittadino. Tante novità, editoriali, scientifiche, artistiche, antiche e contemporanee attendono il biennio 2025/26.
Un altro dei capisaldi dell’attività di Fondazione Brescia Musei è la rigenerazione e la costante “risemantizzazione” del patrimonio museale permanente, che si esplicita nel suo continuo arricchimento con nuove opere che entrano nella fruizione da parte del pubblico.
Da aprile 2025, la Pinacoteca Tosio Martinengo si arricchirà definitivamente della Filatrice e piccola mendicante, capolavoro di Giacomo Ceruti (1698-1767), appartenente al cosiddetto “ciclo di Padernello”, concesso in deposito da collezione privata, facendo così salire a venti il numero dei quadri del pittore bresciano custoditi nelle proprie sale, sempre di più Il museo di Giacomo Ceruti, il Pitocchetto. Anche quest’anno, poi,
proseguirà il format di successo PTM Andata e Ritorno, progetto di Fondazione Brescia Musei che trasforma le “partenze” collegate alle richieste di prestito in “arrivi” di eccellenti opere ospiti: un’opportunità per accogliere nelle sale della bellissima Pinacoteca capolavori in grado di dialogare con la collezione permanente. Le seguenti opportunità sono realizzate in collaborazione con Associazione Comitato di San Floriano.
In occasione della concessione dei due dipinti di Andrea Appiani alla monografica organizzata al Grand Palais di Rueil-Malmaison, Pinacoteca Tosio Martinengo ospiterà, dall’11 marzo a settembre 2025, due miniature su pergamena, “Due scene socratiche”, custodite nei depositi museali, del pittore e miniaturista bresciano Giovanni Battista Gigola (1767-1841), importante personalità del neoclassicismo italiano. Dall’11 marzo a settembre 2025, inoltre, verrà esposto un raffinato dipinto giovanile del pittore fiorentino Giuseppe Bezzuoli (1784-1855), la “Galatea o Nascita di Venere”, commissionato nel 1818 dal conte Paolo Tosio. L’opera sarà messa in dialogo con gli altri capolavori di primo Ottocento, frutto di commissioni di mecenati bresciani ad artisti celebri, come Angelica Kauffmann, Berthel Thorvaldsen, Antonio Canova e Francesco Hayez.
Di ritorno dal prestito alla mostra “Il Cinquecento a Ferrara. Mazzolino, Ortolano, Garofalo, Dosso”, dal 3 giugno a novembre 2025, alla Pinacoteca Tosio Martinengo sarà presentata “Noli me tangere” di Ludovico Mazzolino (1480-1528), finora conservata nei depositi bresciani. Mazzolino è uno dei più importanti artisti del Cinquecento ferrarese.
Al Museo di Santa Giulia, sabato 24 maggio, sarà presentato il restauro appena concluso degli affreschi del Maestro di Lentate nella cappella di San Giovanni Battista della basilica di San Salvatore, a cura di Roberta D’Adda.
Si tratta di una restituzione importantissima, che consente di approfondire gli studi e la conoscenza su un periodo storico poco noto qual è quello della Brescia viscontea (XIV secolo).
Da novembre, una nuova opera andrà a incrementare i percorsi di visita: si tratta del “Martirio di Santa Giulia”, una tra le più riuscite tele di Sante Cattaneo (1739-1819, originariamente collocata su uno degli altari laterali della chiesa di Santa Giulia, dove era andata a sostituire, a Settecento inoltrato, la celebre scultura di Carlo Carra raffigurante Santa Giulia crocifissa, già nelle sale del Museo. Dispersa dopo la soppressione del monastero nel 1797, l’opera è apparsa sul mercato antiquario in tempi recenti ed è stata acquistata dallo Stato e affidata alla Fondazione Brescia Musei.
Un’altra preziosa iniziativa riguarderà la “Matrice sigillare del Comune di Brescia”, uno straordinario pezzo unico, altamente rappresentativo della storia comunale della città, simbolo di autorità e autonomia amministrativa e di governo, che in autunno porterà al completo riallestimento della vetrina sull’antica Zecca bresciana, all’interno della sezione del Museo di Santa Giulia dedicata all’età comunale.
Tra le linee di intervento di Fondazione Brescia Musei c’è, oltre all’azione di rigenerazione delle sedi museali, anche la collaborazione con altri Enti che hanno in gestione il patrimonio pubblico cittadino.
Spazio “fuori museo” di eccellenza nel sistema cittadino, Palazzo della Loggia, è sempre più, nelle sue sale di rappresentanza istituzionale, allestito a museo. Da marzo, l’“Annunciazione” di Pietro Maria Bagnadore (1550-1627) sarà visibile ogni sabato mattina nella Presidenza del Consiglio Comunale.
Da settembre sarà il turno di “Baiardo ferito al sacco di Brescia nel 1512” di Luigi Basiletti (1780-1859), tela che racconta, durante il terribile Sacco del 1512 – già incipit narrativo della grande mostra dedicata al Rinascimento bresciano.
Palazzo Tosio, un altro dei luoghi “extra moenia” torna ad aprirsi a un progetto in collaborazione con Brescia Musei. Le sale dell’Ateneo di Scienze Lettere ed Arti di Brescia ospiteranno, dal 3 giugno a novembre, “La Nuda”, dipinto di Giacomo Grosso (1860-1938), da decenni custodito nei depositi dei Musei cittadini.
Un capitolo a parte della programmazione 2025 di Brescia Musei è quello relativo al Castello. Il Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia da settembre proporrà al pubblico quattro inedite esperienze di Virtual Reality fruibili attraverso i visori VR, per immergersi in un viaggio nel tempo, esplorando il contesto storico del Risorgimento e rivivendo le storie di eroi ed eventi che hanno plasmato l'Italia moderna
A novembre arriverà in museo una selezione di acquerelli che Giuseppe Nodari (1841-1898) dipinse per documentare in presa diretta la spedizione siciliana di Giuseppe Garibaldi del 1860.
In avvicinamento a questo appuntamento, al Museo del Risorgimento si terrà, tra aprile e maggio un Corso di Storia del Risorgimento, curato da Carlo Bazzani e Michele Magri, che si concentrerà sulla figura dell’Eroe dei due mondi.
In occasione dell’ottantesimo Anniversario della Liberazione dal nazi-fascismo, Fondazione Brescia Musei propone alcune iniziative, per ricordare coloro che decisero di lottare contro il regime per un’Italia democratica e antifascista. Il programma metterà a fuoco lo stretto rapporto tra spazi, memorie e storia, in Castello, uno dei luoghi più simbolici della città di Brescia anche in quegli anni. All’interno del percorso museale permanente sarà proposto, dal 25 aprile al 2 giugno 2025, un focus dedicato al bozzetto per il Monumento alla Resistenza di Quinto Ghermandi (1916-1994), vincitore nel 1970 del concorso municipale per la realizzazione del monumento da collocare nei giardini di corso Magenta.
Tra le varie iniziative organizzate in Castello, ci saranno anche “Un anniversario stratopico!”, una quattro giorni di festa e spettacoli in compagnia di Geronimo Stilton – dal 22 al 25 maggio 2025 - per scuole e famiglie con bambini dai 6 ai 12 anni e, a ottobre, la seconda edizione di “Mysteria - Festival delle Culture fantastiche”.
Ancora da metter in calendario è la presentazione del progetto di massima elaborato dall’architetto inglese David Chipperfield per il recupero e la valorizzazione del Teatro Romano.
Tra gli appuntamenti ricordati nel corso della presentazione ci sono stati l’assemblea nazionale di ICOM Italia (International Council of Museums), in programma dal 4 al 6 e dedicata ai temi dell’impatto sociale dei musei, con particolare riguardo alla definizione di indicatori condivisi dal settore per la determinazione del valore sociale dell’attività museale sui territori.
Il 22 e 23 maggio 2025, in collaborazione con l’Università Cattolica, si terrà il convegno di studi sull’Età viscontea, dal titolo “Le arti a Brescia nel Trecento”, che vedrà venti studiosi dai principali atenei italiani riflettere su un secolo poco noto della storia artistica e culturale bresciana, segnato a fondo dalla dominazione viscontea.
Chiude la programmazione 2025 l’ampio palinsesto pensato per il Cinema Nuovo Eden con tutte le sue rassegna capaci di intercettare pubblico di ogni età.