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Brescia
di ROMANO GUATTA CALDINI 23 set 2016 15:05

L’effetto Parisi...

Lo scorso fine settimana l’ex candidato sindaco di Milano Stefano Parisi, alla convention “Energie per l’Italia”, ha dato il via a un nuovo corso nel centro-destra. I commenti dei politici bresciani Parolini, Margaroli e Peroni

“Oggi finisce un evento, ma inizia un grande lavoro insieme”. È il commento dell’ex candidato sindaco di Milano Stefano Parisi a conclusione della convention “Energie per l’Italia” tenutasi la scorsa settimana negli spazi del Megawatt a Milano. Fra esponenti di Forza Italia, Ncd-Area popolare e vari rappresentanti della società civile, erano circa 1.500 i presenti in platea. 

“Sono rimasto molto ben impressionato – ha commentato l’Assessore regionale al Commercio, turismo e terziario Mauro Parolini – dalla qualità degli interventi e dalle persone che sono intervenute, dal mix molto equilibrato in cui mi riconosco totalmente tra le posizioni liberali sotto il profilo economico e le posizioni affermate dalla Dottrina sociale cattolica: tutto quello che Parisi ha definito un liberalismo popolare che costituisce l’essenza dell’attuale centro-destra. I principi a cui facciamo riferimento sono la difesa della persona, di tutti i corpi intermedi. È una base culturale solida, una base programmatica articolata tipica di un partito, di una coalizione che si candida a governare e non solo a protestare”. Circa le idiosincrasie palesatesi fra Parisi e Salvini che, da Pontida, nelle ore successive alla convention milanese, si è espresso in termini non propriamente pacati: “La Lega – ha evidenziato Parolini – è un partito in evoluzione. Sento una certa dissonanza fra ciò che dice Salvini e ciò che dicono Maroni e Zaia. È però certo che l’esperienza della campagna elettorale di Milano e, ancor più, l’esperienza di governo della Lombardia dicono che la coalizione di centro-destra sta insieme e governa”. Al di là delle dissonanze, “ci sono ampi margini per lavorare insieme”. Anche sul fronte bresciano? “Qui è più facile che altrove”. 

Per il capogruppo di Forza Italia in Loggia Mattia Margaroli, il termine usato da Silvio Berlusconi, “convention professorale”, commentando la kermesse milanese, delinea appieno il “laboratorio” avviato da Parisi: “È un nuovo contributo, bene accetto all’interno di FI: è chiaro che questa è composta da chi da anni milita nel partito, da chi ricopre incarichi che ha guadagnato nel tempo attraverso le preferenze, con l’impegno”. Detto questo: “Se c’è un contributo positivo non vedo perché non accoglierlo”. Sulle possibili ricadute sul territorio: “A Brescia il centro-destra sta lavorando molto bene – ha chiosato Margaroli – portando avanti la costruzione di un’alternativa all’attuale amministrazione. La stiamo costruendo insieme, con tutte le forze che si riconoscono nei valori che contraddistinguono il centro-destra”. 

Bisogna ripartire dal progetto di Forza Italia del 1994 ma, come sottolineato da Parisi, “bisogna adeguarlo a una realtà che è profondamente mutata, ridefinendo l’identità del centro-destra rispetto ai grandi temi, da quelli economici a quelli sociali”. A ricordare l’intervento dell’ex candidato sindaco, sottoscrivendone l’enunciato, è Margherita Peroni, consigliera fra gli scranni di FI in Comune: “Mi è piaciuta l’umiltà di Parisi che ha continuato a ripetere di non volersi sostituire a nessuno, di non voler creare alcun partito, limitandosi a fornire un contributo”. A Milano, “in una platea molto variegata, con tanti giovani, tanti amministratori, è scaturita la volontà di far parte di un progetto”. Le ricadute di questo nuovo corso nel Bresciano “non potranno che essere positive, considerate le possibilità di aprire ad un maggiore dialogo e confronto tra le forza del centro-destra, un dialogo indispensabile. Più tardi lo facciamo e peggio è”.

ROMANO GUATTA CALDINI 23 set 2016 15:05