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Brescia
di LUIGI ZAMELI 22 feb 2018 09:30

Lo Speziale porta nei monasteri

La bottega di via Antiche Mura propone prodotti gastronomici e cosmetici che arrivano da 40 conventi e monasteri d’Italia e d’Europa. Si privilegiano produzioni biologiche o di nicchia, restituzioni o recuperi di cereali antichi

Chi visita la bottega di via Antiche Mura ha la sensazione di immergersi e di respirare una tradizione millenaria. Lo Speziale propone prodotti gastronomici e cosmetici che arrivano da quasi 40 conventi e monasteri d’Italia e d’Europa. Per molte di queste realtà la produzione è davvero un’occasione importante di sostentamento per le esigenze delle comunità. Il titolare, Luca Bonafini, visita direttamente i luoghi religiosi (in alcuni casi li consiglia come buon ritiro estivo) e punta molto sul contatto con il cliente che chiama per scegliere e conoscere i prodotti introvabili nella piccola e nella grande distribuzione.

La televisione. In questo inizio dell’anno Lo Speziale sta vivendo anche una ribalta mediatica grazie alla partecipazione settimanale, ospite di Caterina Balivo, alla trasmissione Detto Fatto su Rai2. “Sto vivendo una bella esperienza in una trasmissione allegra – confida Bonafini –. Solitamente scelgo un argomento, un prodotto (con la relativa storia del monastero da presentare) e due/tre ricette da provare”. Il risultato immediato è che arrivano ordini da ogni angolo dello Stivale: dalla Sicilia alla Campania passando per il Lazio. Il riscontro positivo arriva anche dagli stessi conventi e permette di cementificare il rapporto con le comunità religiose. Di recente madre Anna del monastero di Pistoia, dove preparano gli arancini canditi, ha chiamato Bonafini per ringraziarlo: “Finalmente anche i pistoiesi si sono accorti di noi”.

I prodotti. Chi si avvicina lo fa per due motivi: o per una sensibilità religiosa o per una questione di sapori. Tra gli ultimi arrivi si registrano gusti diversi rispetto alla percezione mediterranea, in particolare le miscele di spezie con il cumino o con gli oli di semi di papavero grigio che provengono dal monastero cistercense (fondato direttamente da San Bernardo) di Zwettl in Austria. Si possono trovare produzioni biologiche o di nicchia, restituzioni o recuperi di cereali antichi (farro o grano semplice) o legumi ricercati come il cece nero (dal monastero di Siloe) con una qualità indiscussa. Si promuove anche il recupero di vitigni un tempo bistrattati come il Moscato fior d’arancio vinificato in modo eccellente da Praglia. Non mancano le confetture, le tisane o le variegate tipologie di miele, ideale per curare i malanni stagionali. Così come non mancano i biscotti artigianali semplici (senza uova, burro e zucchero) ma gustosi dell’inaccessibile monastero certosino: frollini al farro e sciroppo di riso. E per Pasqua sono già prenotati i dolci (marzapane…) delle Clarisse di Siviglia.

LUIGI ZAMELI 22 feb 2018 09:30