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Brescia
di ROMANO GUATTA CALDINI 15 mar 2017 19:30

Nuovo polo per la Cattolica

Nel corso dell’inaugurazione dell’Anno accademico è stata annunciata l’apertura della nuova sede negli spazi dell’ex Seminario

L’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia avrà, entro il 2018, la sua nuova sede nell’ex Seminario diocesano di via Bollani, terminando, così, un percorso iniziato dieci anni fa con l’acquisto degli edifici avvenuto al termine dell’episcopato di mons. Giulio Sanguineti. Ad annunciarlo è stato il rettore Franco Anelli intervenuto in occasione del “Dies Academicus” 2016/2017. “Stiamo avviando le attività per la progettazione esecutiva, il nostro auspicio è di arrivare a chiudere questa fase verso la fine dell’anno” ha sottolineato Anelli esponendo il progetto di ampliamento e adeguamento delle strutture. Nella nuova sede si prevede la realizzazione di 25 nuove aule, 16 laboratori di varia destinazione, una biblioteca, uffici per i docenti, sale per attività di studio, una mensa e ampi spazi per attività sportive e di socializzazione.

Il costo dell’intervento si attesta, circa, sui 18 milioni di euro, mentre il risparmio sui contratti di locazione in essere delle altre sedi ammonterà a “oltre 500mila euro” annui. Si tratta di un progetto ambizioso “sostenuto da erogazioni della comunità, da risorse dell’Università e da un supporto finanziario all’operazione”. La possibilità di mettere a disposizione degli studenti un luogo “accogliente e gradevole”, l’ampliamento dell’offerta formativa e una maggiore sinergia con il mondo imprenditoriale bresciano sono le ragioni alla base della volontà di compiere questo passo. La prima facoltà dell’Ateneo ad approdare all’ex Seminario sarà Scienze matematiche, fisiche e naturali oggi ospitata in via Musei. Le altre, dislocate nelle sedi di via Aleardo Aleardi e contrada Santa Croce, “sono facoltà di scienze umane e sociali. La decisione di destinare l’una o l’altra dipenderà da aspetti organizzativi, dalla coerenza degli orari, dalla possibilità di evitare, soprattutto, che ci siano delle migrazioni di studenti e docenti, da un punto all’altro, per concentrare una o alcune delle attività qui (in via Trieste ndr) e le altre a Mompiano”.

Il trasloco “graduale” non prevede, in ogni caso, lo “svuotamento” della sede storica di via Trieste: “Quello che c’è resta. Oggi non posso dire quali saranno le attività didattiche che si svolgeranno, si tratta di una decisione che verrà presa in modo molto concreto”. Con 6 facoltà, 8 corsi di laurea triennale, 1 corso di laurea quinquennale e 7 corsi di laurea magistrale l’Ateneo è in costante crescita: i dati aggiornati al 26 febbraio scorso indicano che 1.133 nuove matricole si sono iscritte ai corsi di laurea triennali, magistrali e a ciclo unico proposti dalle facoltà attive nella sede bresciana, con un incremento del 7,3% rispetto allo scorso anno accademico. Complessivamente, oggi, la sede ha un totale di 3.352 iscritti. È stato inoltre attivato il Dottorato internazionale in “Science” e, per l’anno accademico 2017/18, due nuovi curricula di Laurea magistrale nella Facoltà di Scienze linguistiche e letterature straniere in Lingue per l’editoria e la comunicazione internazionale e Management per il turismo internazionale. Innovazione e internazionalizzazione: in questo contesto si colloca l’attivazione dell’“Osservatorio per il territorio” volto a creare un sistema sinergico e strategico fra l’Ateneo e il mondo imprenditoriale bresciano.

ROMANO GUATTA CALDINI 15 mar 2017 19:30