Polo del Riuso: Brescia vuole diventare un modello

Diverse sono le iniziative che l’Assessorato all’Ambiente del Comune di Brescia ha avviato con l’obbiettivo di ridurre la produzione dei rifiuti in città.
Una prima attività sperimentale introdotta lo scorso anno è stato il progetto “Gira e Rigira” con l’associazione Perlar ODV: il sabato è presente al Centro di Raccolta di via Gatti e raccoglie i beni che vengono donati dai fruitori del Cdr. Dopo un anno di attività, il bilancio è sicuramente positivo: sono stati intercettati circa 200 oggetti ogni mese, a cui si aggiungono 800 capi di vestiario e di accessori, sempre per ogni mese. Mediamente sono stati ricevuti 25 donatori ogni sabato, e fra questi circa 20 ormai conoscono il progetto e donano spontaneamente. Così facendo, l’associazione ha potuto dare una seconda vita a circa 180 oggetti/beni a settimana nella propria sede, all’interno della quale, ogni giorno, vengono raccolti altri 400 kg di beni donati. Inoltre, è in fase di elaborazione una vetrina sul sito internet del Comune, con la collaborazione del Settore Transizione digitale, in cui la cittadinanza potrà vedere i beni disponibili nella sede dell’associazione con l’obiettivo di coinvolgere anche altri operatori che aderiranno alle prossime iniziative.
Oltre a queste progettualità già attivate, il prossimo passo sarà la creazione del “Polo del Riuso”, progetto ideato in partnership con Confcooperative Brescia, a cui hanno partecipato in questa prima fase l’associazione di volontariato Perlar ODV e la cooperativa Cauto.
Il progetto a tendere prevede la nascita di uno spazio fisico riconoscibile, aperto a cittadini, enti del terzo settore e aziende, in grado di coniugare sostenibilità ambientale e sociale. Sarà pensato per intercettare e valorizzare tutto ciò che potrà essere recuperato prima di diventare rifiuto, promuovendo la cultura del “non spreco”, ma anche ciò che è già divenuto rifiuto e può tornare a essere bene tramite un trattamento tecnico specifico. Tutte le attività saranno strumento di inclusione sociale attraverso la realizzazione di laboratori protetti e di percorsi di inserimento lavorativo per persone fragili o svantaggiate ai sensi della legge 381/91.
All’interno del “Polo del Riuso”, chiunque potrà conferire beni ancora utilizzabili – come abiti, mobili e oggetti – che verranno accolti e valutati dagli operatori presenti. I beni saranno sottoposti a una prima selezione e, se necessario, a semplici interventi di pulizia, sistemazione o riparazione, grazie a un’area apposita di preparazione. Tutto ciò che risulterà idoneo sarà reso disponibile, in uno spazio dedicato, secondo un meccanismo di reciprocità e scambio. In questo modo, ogni oggetto recuperato e rimesso in circolo diventerà occasione di incontro, collaborazione e solidarietà, all’interno di una rete in cui ognuno potrà contribuire secondo le proprie possibilità e, al tempo stesso, trovare risposte ai propri bisogni. I beni che invece non potranno essere recuperati seguiranno il corretto percorso di smaltimento, garantendo massima attenzione all’ambiente.
Oltre alla gestione dei beni, il polo si configurerà anche come luogo di formazione, educazione ambientale e aggregazione. Verranno organizzate attività informative, laboratori per le scuole, eventi pubblici e momenti di confronto tra enti e realtà sociali, facendo di questo spazio un autentico punto di riferimento per il territorio. Un sistema digitale trasparente permetterà inoltre di tracciare ogni bene e di misurare concretamente l’impatto ambientale e sociale prodotto.
La visione condivisa si traduce in una partnership tra amministrazione comunale, cooperazione sociale, associazionismo e attori territoriali: l’obiettivo è creare un modello solido e replicabile di prevenzione dei rifiuti e riutilizzo, valorizzando le esperienze già attive ma rendendole parte di un’unica strategia cittadina, potenziando la rete territoriale. La collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti renderà quindi possibile l’attivazione di meccanismi virtuosi di economia circolare e inclusione, generando nuove opportunità lavorative e di volontariato e contribuendo a una cultura diffusa della sostenibilità.
Tra i pilastri fondanti del progetto, l'inclusione sociale e lavorativa: il progetto integra percorsi di inserimento lavorativo e volontariato per persone fragili, segnalate dai servizi sociali, puntando a generare nuove opportunità di lavoro e coesione territoriale.
Il progetto prevede la realizzazione all’interno del centro di Raccolta di Via Pertusati – pronta entro dicembre - della prima struttura per il “Centro del riutilizzo Città di Brescia” che è stato candidato dal Comune al bando RI.CIRCO.LO. di Regione Lombardia, e ha ottenuto il maggior punteggio tra tutti quelli presentati, consentendo all’Amministrazione di beneficiare di un contributo di 300.000 euro, a fronte ti una spesa complessiva prevista di 400.000 euro, mentre la seconda
Al fine di assicurare il servizio in tutto il territorio, vengono previste in questa prima fase altre tre postazioni: un’altra fissa (via Giotto) e due mobili (via Gatti, via Codignole), un punto di esposizione fisico, una vetrina virtuale e un software di gestione.
La seconda fase, in continuità con il progetto presentato e condiviso, prevede l’individuazione di una struttura che potrà rispondere a tutte le esigenze sopra esposte, in modo da avere un polo unico centrale dove poter realizzare le attività descritte.