La spada e l’incanto: concerto per San Francesco
“La spada e l’incanto” è il titolo del concerto di Massimo Donno ispirato al Cantico delle Creature di San Francesco. Saranno proiettate le inedite tavolette lignee del Cantico delle Creature dipinte sui soffitti della chiesa di San Francesco in Brescia. L'appuntamento è per sabato 6 dicembre, alle 19.30, nella sala Fra Giacomo Bulgaro, presso il convento di San Francesco a Brescia. Il biglietto di ingresso costa 5 euro (info al 333 4234120, solo messaggi WhatsApp).
L'evento è in collaborazione con i Frati Minori Conventuali della Chiesa di San Francesco di Brescia, nell’ambito del Festival Viator – Menti, cuori e corpi lungo le vie francigene del Sud, un progetto che intreccia musica, arte e spiritualità lungo i cammini della cultura.
Ottocento anni e non dimostrarli: il Cantico delle Creature di San Francesco d’Assisi conserva una forza sorprendentemente attuale. In esso risuonano ancora oggi il desiderio di armonia, la fratellanza universale, l’urgenza di custodire la Terra come bene comune. È da questa ispirazione che nasce “La spada e l’incanto”, il nuovo concerto di Massimo Donno, cantautore salentino che traduce in musica l’eredità spirituale e poetica di Francesco, proiettandola nella contemporaneità.
Il concerto diventa un evento davvero speciale perché saranno proiettate e presentate le testimonianze storico-artistiche inedite scoperte da Paola Bonfadini, storica dell’arte, conservate proprio nella Chiesa di San Francesco: gli straordinari soffitti lignei con tavolette dipinte ispirate ai passi del Cantico delle Creature e alla vita del Santo. Un patrimonio che, allo stato attuale degli studi, non ha eguali nel mondo e che fa della Chiesa di San Francesco a Brescia un luogo unico di incontro tra arte, devozione e simbolo.
“La spada e l’incanto” è una libera riscrittura in forma di canzone del Cantico delle Creature, un percorso che trasforma la lode antica in un dialogo vivo con il presente. Le canzoni di Donno raccontano la tensione tra guerra e pace, il lavoro, l’immigrazione, la solitudine, l’amore per la natura, restituendo al Cantico una luce laica e universale. Un canto che attraversa i secoli per parlarci di ecologia, umanità, equilibrio e responsabilità verso il creato. Un manifesto di pace, ecologia e umanità per il nostro tempo – e, da oggi, anche un tesoro visivo che riemerge dal legno dei soffitti della Chiesa di San Francesco, come una rivelazione destinata a risplendere.
Crediti fotografici: Archivio Fotografico dei Frati Francescani Minori Conventuali – Chiesa di San Francesco (Brescia), fotografie di Paola Bonfadini