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Brescia
di FABIO TOSINI 27 apr 2022 07:31

Terza età si.cura insieme

Anche a Brescia un progetto frutto della collaborazione tra Caritas italiana e Banca Intesa per iniziative a favore della popolazione anziana in situazioni di fragilità acuite dalla pandemia

Non più soli: una rete solidale per la terza età è una co-progettazione di Caritas Italiana e Banca Intesa Sanpaolo a supporto delle Diocesi impegnate in iniziative a favore della popolazione anziana in situazioni di fragilità che la pandemia Covid-19 ha reso più fragili. Nell’ambito di questo progetto, in questo tempo in cui i nostri anziani sono stati oggetto di maggiore isolamento ed hanno bisogno di recuperare relazioni e di tornare a sentirsi parte della loro comunità, anche Caritas diocesana, insieme alle parrocchie di Lumezzane, Gavardo, Manerbio, San Polo e Calvisano, prova a ricostruire ponti di socialità offrendo agli anziani momenti di ascolto a domicilio.

Prende così forma anche nella nostra Diocesi il progetto “Terza età: si.cura insieme” con l’intento di promuovere una cultura dell’invecchiamento attivo, della cura (intesa come avere a cuore e nel cuore) delle persone anziane, della solidarietà. Concretamente “Terza età: si.cura insieme” prevede visite a domicilio da parte di operatori della Caritas diocesana e volontari delle parrocchie con l’intenzione di offrire agli anziani uno spazio dove possano raccontare e raccontarsi, esprimere i loro pensieri e le loro emozioni, anche in riferimento all’esperienza traumatica legata alla pandemia, fatta di interruzioni brusche di relazioni e lutti inaspettati ed improvvisi. Spesso il bisogno delle persone anziane incontrate è quello di avere una persona vicina (in attenta osservanza delle regole di tutela sanitaria: uso di mascherina, distanziamento necessario) che li ascolti autenticamente, che parli con loro, che li abbracci e li accarezzi con uno sguardo. A volte basta un sorriso.

Attraverso questo progetto stiamo promuovendo la ripresa dei legami delle persone anziane con il mondo esterno e la comunità di riferimento. Quindi, non solo visite al domicilio, ma anche opportunità e iniziative per ricominciare ad uscire dalle mura domestiche, dalla solitudine e dall’invisibilità. In questa direzione con l’aprirsi della stagione si stanno organizzando momenti di convivialità e socialità, sempre e comunque nel pieno rispetto delle norme anti-Covid, visite al cimitero per portare un fiore, in chiesa per una preghiera, al parco per respirare colori e profumi, in piazza per un caffè, in oratorio per una partita a carte e una merenda. In questa prospettiva assumono significato le riflessioni di papa Francesco: “La parola chiave qui è “perdere tempo”: sai perdere il tempo con i nonni, con i vecchi? Sai perdere il tempo giocando con i tuoi figli, con i bambini? La vecchiaia, certamente, impone ritmi più lenti: ma non sono solo tempi di inerzia, bensì spazi di senso della vita sconosciuti all’ossessione della velocità”.

FABIO TOSINI 27 apr 2022 07:31