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Brescia
di REDAZIONE 02 feb 2018 08:07

Una giornata bresciana per Ican

Oggi in città, per il "Festival della pace", una rappresentanza della Campagna internazionale per l'abolizione delle armi nucleari premiata nel 2017 con il Nobel per la pace. L'incontro con la città questa sera alle 20.45 all'auditorium Santa Giulia

Nell’ambito delle iniziative del Festival della Pace, promosse dal “Cantiere Internazionale per il Bene e la Pace dell’Umanità”, oggi m Brescia ospia una rappresentanza di Ican– International Campain to Abolish Nuclear Weapon, premio Nobel per la Pace 2017.

Come ha dichiarato la Presidente del Comitato per il Nobel di Oslo, signora Berit Reiss-Andersen, il Nobel è stato assegnato ad Ican per “il suo ruolo nel far luce sulle catastrofiche conseguenze di un qualunque utilizzo di armi nucleari e per i suoi sforzi innovativi per arrivare ad un trattato di proibizione di queste armi”.

Il primo incontro è fissato alle 12. In Sala dei Giudici di palazzo Loggia Daniel Högsta, coordinatore del network globale di Ican, incontra la stampa per illustrare l’attività e gli obiettivi di Ican. Saranno presenti il Sindaco Emilio Del Bono, il presidente della Provincia di Brescia Pier Luigi Mottinelli, Francesco Vignarca (Rete Italiana per il Disarmo), Lisa Pelletti Clark (Mayors for Peace, Campagna per l'Italia), il sindaco di Collebeato Antonio Trebeschi, Laura Parenza, Presidente del Consiglio Comunale e delegata per il Festival della Pace e i rappresentanti delle associazioni e dei movimenti bresciani per la Pace. Alle 16.30, sempre nella Sala dei Giudici di palazzo Loggia, è in programma l’incontro con i Sindaci dei Comuni bresciani. Nell’occasione saranno presentate le iniziative di “Mayors for Peace”, organizzazione internazionale di città attive nella promozione della pace.

Dell’associazione, fondata nel 1982 per iniziativa del sindaco di Hiroshima, fanno parte a livello provinciale i Comuni di Brescia, Acquafredda, Bagnolo Mella, Berzo Inferiore, Bienno, Bovezzo, Braone, Breno, Capo di Ponte, Castel Mella, Castegnato, Castenedolo, Cazzago San Martino, Cerveno, Cevo, Collebeato, Ghedi, Gianico, Gussago, Iseo, Malegno, Nave, Paratico, Pisogne, Ponte di Legno, Rezzato, Roncadelle, San Felice Del Benaco, Vobarno.

Infine, alle 20.45 nell’Auditorium Santa Giulia, via Piamarta 4, avrà luogo un incontro aperto a tutta la cittadinanza. Dopo i saluti istituzionali, interverranno Daniel Högsta (coordinatore network ICAN), Francesco Vignarca (Rete Italiana per il Disarmo), Lisa Pelletti Clark in qualità di Co-Presidente di International Peace Bureau (associazione che vinse il Premio Nobel per la Pace nel 1910), Don Renato Sacco (coordinatore nazionale di Pax Chirsti) e fon Fabio Corazzina (portavoce associazioni-movimenti bresciani per la Pace).

Daniel Högsta è il Coordinatore del Network globale di ICAN (International Campaign to Abolish Nuclear Weapons) e parte dello staff internazionale della Campagna. In questo ruolo è responsabile della mobilitazione dei partner (e rispettive basi) di ICAN e del coordinamento degli sforzi di advocacy per l’ottenimento del Trattato sulla proibizione delle armi nucleari (in particolare negli ambiti diplomatici multilaterali come quelli delle Nazioni Unite). Lavora per ICAN dal 2012 con diversi ruoli e ha seguito direttamente i lavori di tutte le Conferenze preparatorie (Oslo, Nayarit, Vienna) e dei Negoziati (New York) che hanno condotto al Trattato sulla proibizione delle armi nucleari (TPNW). Daniel Högsta è laureato in Scienze Politiche e Giurisprudenza rispettivamente presso l'Università del Michigan e l'Università di Edimburgo.

Lisa Clark fa parte dell’associazione Beati i Costruttori di Pace ed è da sempre impegnata a fianco delle popolazioni nei territori sconvolti dalle guerre. Ha vissuto nella Sarajevo sotto assedio (1993-1995), promuovendo reti di collegamento e di solidarietà nella città e tra le persone separate dai fronti; ha vissuto in altre aree della Bosnia ed in Kosovo, partecipato a missioni di osservazione dei diritti umani ed elettorali in Palestina, Albania, Chiapas e coordinato la missione della società civile per le prime elezioni democratiche nella Repubblica Democratica del Congo nel 2006, nonché accompagnato missioni istituzionali in Eritrea, Etiopia, Somalia, Kenya.

A partire dal 2005 (anno in cui un rapporto degli Scienziati Atomici degli USA ha rivelato la presenza di armi nucleari a Ghedi e Aviano), si è impegnata nel campo del disarmo nucleare, in Italia nella Rete Italiana per il Disarmo e nel coordinamento “Per un futuro senzatomiche”, e a livello internazionale. È membro del Global Abolition 2000 Council, sostiene in Italia le attività di coordinamenti e campagne internazionali quali Mayors for Peace, PNND (Parliamentari per il disarmo nucleare), ICAN, Peace Boat. Nell’ottobre 2016 è stata eletta Co-Presidente di International Peace Bureau, organizzazione insignita del Premio Nobel per la Pace nel 1910 e che oggi raggruppa oltre 300 organizzazioni e movimenti per la pace in tutti i continenti.

Francesco Vignarca, è il coordinatore nazionale della Rete italiana per il disarmo. È collaboratore di Altreconomia, per cui cura il blog I signori delle guerre. Tra i suoi libri “Economia armata” (Altreconomia, Milano 2011) e Mercenari Spa (Bur, Milano 2004). Nel 2012, ha pubblicato per Chiarelettere ‹Armi, un affare di Stato›, con Duccio Facchini e Michele Sasso.

Don Renato Sacco, sacerdote novarese, ha partecipato alla marcia a Sarajevo nel dicembre 1992 con don Tonino Bello. Ha seguito per Pax Christi diverse situazioni di guerra, in particolare in Iraq, dove è stato molte volte, prima, durante e dopo la guerra. Continua ad avere rapporti con la Chiesa Caldea, in particolare con l’attuale Patriarca Louis Sako. Attualmente è parroco di alcune piccole parrocchie sul Lago d’Orta, in provincia di Verbania, diocesi di Novara. Fa parte della Commissione diocesana Giustizia e Pace e, dal maggio scorso, è Coordinatore Nazionale di Pax Christi.

REDAZIONE 02 feb 2018 08:07