1898. Una dispensa papale per l'influenza
Dopo l’epidemia di colera del 1893, per qualche anno la nostra provincia fu risparmiata da gravi epidemie. Tuttavia l’inverno 1897-1898 fu particolarmente rigido e una forte epidemia di influenza mise in ginocchio molte attività economiche, che richiesero interventi sanitari e sociali significativi da parte delle autorità civili.
Anche il Vescovo di Brescia, mons. Giacomo Maria Corna Pellegrini Spandre, fu costretto a scrivere a Papa Leone XIII per chiedere, in vista della Quaresima 1898, la dispensa per i propri fedeli “dall’obbligo del digiuno e dalle altre astinenze prescritte”, e ciò “finché nella diocesi perdurerà la malattia così detta influenza, la quale non accenna per ora a volersi mitigare”. La Sacra Penitenzieria Apostolica, l’organismo vaticano deputato allo scopo, rispondeva il 1 marzo 1898 che il Papa “benigne indulsit” alla richiesta del Vescovo di Brescia “pro suo previdenti arbitrio et conscientia” di dispensare i fedeli dall’osservanza del digiuno e dell’astinenza, sino a quando le condizioni di salute dei fedeli non fossero migliorate.
[Fondo Curia vescovile, Corrispondenza romana, busta 46, anni 1905-1906]