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Brescia
23 ott 2025 11:02

Da Napoleone Bonaparte ai Savoia: una mostra

Dal 25 ottobre al 9 novembre, le antiche sale di Palazzo Averoldi (Contrada Santa Croce, 38 – Brescia) si aprono alla memoria con la mostra “Da Napoleone Bonaparte ai Savoia”, un percorso emozionante tra documenti, cimeli e testimonianze che riportano alla luce un capitolo cruciale della nostra storia: le vicende degli ufficiali austriaci, francesi e sardo-piemontesi feriti nella battaglia di San Martino e Solferino e soccorsi a Brescia nel 1859.

L’esposizione, curata da Elena Abbiatico, Marco Facchetti e Gianluigi Valotti, raccoglie preziosi materiali provenienti da collezioni private bresciane, capaci di raccontare il passaggio e le diverse visite di Napoleone Bonaparte nella città. Tra i pezzi più significativi spiccano le pagine originali di un Registro dell’Archivio di Stato, in cui sono riportati i nomi di oltre 800 ufficiali delle tre armate curati a Brescia: un documento che restituisce voce e umanità ai protagonisti di una delle battaglie più decisive del Risorgimento.

Una sala dedicata ai Savoia accoglie cimeli di Carlo Alberto e Vittorio Emanuele, testimoni di un’epoca di coraggio, ideali e trasformazioni.

La Fondazione Casa di Dio ha inoltre concesso l’esposizione delle riproduzioni di due ritratti di Teresa Semperboni Boroni, realizzati da Gabriele Rottini e Angelo Inganni, veri gioielli dell’arte ottocentesca bresciana. Nella penultima sala, un oggetto colmo di storia cattura l’attenzione: il “Bicorno con Bandoliera” dell’ufficiale medico francese Mulot, datato 1859, che ancora custodisce al suo interno strumenti chirurgici originali. Un simbolo tangibile di dedizione e sacrificio, capace di evocare il dolore e la speranza di un’epoca.

"Questa mostra – afferma il Console Generale di Francia a Milano, François Bonet – illumina i profondi legami storici tra la Francia e l’Italia. Attraverso la memoria condivisa, i sacrifici e le testimonianze ritrovate, rafforza il senso di una vicinanza che unisce i nostri popoli da secoli. È anche un invito a custodire e a valorizzare insieme questa eredità comune, con lo sguardo rivolto al futuro".

23 ott 2025 11:02