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Brescia
di M. VENTURELLI 14 mag 2015 00:00

Suor Cristina: "Nella musica incontro il Signore"

In occasione di "Donne in cANTo", abbiamo intervistato la vincitrice del talent show di Rai Due “The Voice”

Suor Cristina: in pochi mesi la tua vita è stata stravolta. Da giovane ragazza che ha saputo dire di sì alla chiamata del Signore a donna del panorama musicale internazionale più seguita dai social… Ti aspettavi tutto questo?

Questa domanda mi fa pensare alla domanda di Maria, all’annuncio dell’Angelo: “Com’è possibile questo?” ed ebbe come risposta: “Nulla è impossibile a Dio”. Chi si affida e si fida di Cristo, non può temere nulla, Lui è capace di condurre la nostra vita verso sentieri a noi quotidianamente sconosciuti ma lui sa benissimo in che strade vuole portarci perché ci conosce in profondità. Sono certamente la giovane ragazza che ha riposto la sua vita nelle mani di Cristo donandogli tutto e che assolutamente non immaginava tutto quello che è successo da un anno a questa parte… Posso soltanto dire o meglio continuare a ringraziare con queste parole del salmo 138: “Io ti rendo grazie, hai fatto di me una meraviglia stupenda”.

Sappiamo che la musica ha sempre avuto una grande importanza nella tua vita… Oggi, con il grande successo che stai vivendo, ti lascia spazio per ascoltare quello che il Signore ha da chiederti?

La musica per me è grazia, è lo strumento che ha collegato gli eventi più importanti della mia vita come anche la chiamata del Signore; è quindi per me uno strumento di preghiera che unita a momenti e spazi di silenzio che mi creo giornalmente, diventa occasione di incontro col Signore anche se lo si incontra pure nell’incontro con l’altro, con i fratelli.

Come ti ha accolto il mondo della musica?

Io credo che la musica sia un mezzo di comunicazione straordinario che serve a mettere in comune stili, pensieri e personalità diverse … attraverso di essa si possono esprimere emozioni, si possono comunicare valori importanti, ci sono addirittura terapie fondate sulla centralità della musica anche se purtroppo spesso diventa motivo di competizione e questo è davvero triste perché ripeto, la musica dovrebbe servire ad unire e non dividere o creare barriere e pregiudizi.

Consideri la voce che ti è stata data uno strumento per essere più efficace nelle tua missione?

Considero la mia voce come un semplice dono/strumento da mettere al servizio per annunciare la gioia del Vangelo. Ogni cristiano è chiamato a non sotterrare i propri talenti, a farli fruttificare e a condividerli con gli altri.

Perché il mondo si meraviglia tanto dinanzi a suore, religiosi, sacerdoti dotati di particolari doti in campo artistico?

Le novità portano sempre “meraviglie” perché appunto sono degli avvenimenti che rompono gli schemi … e siccome siamo abituati a sapere, o magari perché ci è stato inculcato che “Dio è regole”, che “Dio è giudice”, che “Dio è Colui che punisce”, ci arriva quasi come uno shock, scoprire invece che Dio è gioia, Dio è misericordia soprattutto se lui si manifesta come nel mio caso attraverso una ragazza giovanissima che ha deciso di lasciare tutto per seguire Cristo nella gioia e usa i suoi doni solo per annunciare a tutti la bellezza di averlo incontrato col desiderio che ognuno possa scoprire questa meravigliosa novità.
Con la tua presenza a Brescia metti il tuo dono a disposizione della solidarietà. Come vive lo star system italiano e internazionale il rapporto con questa dimensione che pure dovrebbe essere naturale per l’uomo?
Non mi sento di far parte dello star system dunque per me partecipare a questo evento da consacrata è un modo semplice per contribuire al sostegno dei più deboli.
M. VENTURELLI 14 mag 2015 00:00