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Brescia
di MASSIMO VENTURELLI 27 lug 2016 00:00

Il mercato del lavoro bresciano secondo Aib

Presentato il rapporto 2015 realizzato dal Centro studi dell'associazione di via Cefalonia. Da un campione di 235 aziende e più di 27mila lavoratori segnali per guardare con un po' di ottimismo al futuro, "anche il cammino da compiere - afferma Paolo Streparava - è ancora lungo"

Il dato, anche se parziale, è di quelli significativi e indica che, anche se c’è ancora qualche nube che non sembra volere sgomberare il campo, le condizioni dell’impresa bresciana sembrano mettersi al meglio. È questo, in estrema sintesi, il messaggio che arriva dal Rapporto 2015 sul mercato del lavoro nel Bresciano messo a punto dal Centro studi Aib, presentato nei giorni scorsi dal vicepresidente per lo sviluppo d’impresa, innovazione ed economia Paolo Streparava.

Spaccato. Quello messo a punto in via Cefalonia è dunque uno spaccato che non pretende di interpretare l’andamento complessivo del sistema produttivo e occupazionale bresciano, ma quello di 235 aziende per un totale di occupati superiore ai 27mila addetti, è un campione che non può essere preso sottogamba. I dati che emergono dal rapporto sono quelli di un sostanziale miglioramento della situazione rispetto al 2014, anche se questo non è stato in grado di svolgere un effetto traino sul tasso di occupazione e su quello della disoccupazione giovanile ancora negativi e di riportare la situazione ai livelli pre-crisi.

Tasso. Il tasso di occupazione ha fatto segnare un piccolo peggioramento (-0.5%) e si attesta al 62.2%. al di sotto della media regionale, ma sensibilmente superiore a quelle nazionale. Pur con queste percentuali Brescia resta ancora indietro rispetto agli altri motori d’Europa (il Baden Wuttenberg, Bayern, Catalogna, Rhone Alpes) capaci di recuperare quanto perso con la crisi. Di contro, però, c’è da dire che per la prima volta, a partire dal 2007, il tasso di disoccupazione ha conosciuto una contrazione. Lo scorso anno si è attestato all’8.7%, comunque tre volte superiore al quello precrisi. Ancora alta, invece, risulta la percentuale di disoccupazione nella fascia tra i 15 e i 24 anni (40.3%). Positiva, nel 2015, l’evoluzione dei flussi occupazioni che nelle aziende oggetto del rapporto attestati a fine ano in un aumento di 2000 unità.

Contratti. Nel rapporto realizzato dal Centro studi Aib è ancora una volta il contratto a tempo indeterminato a caratterizzare la stragrande maggioranza dei rapporto di lavoro (97%). In mezzo a luci che fanno ben sperare non mancano, però, le ombre che non sono solo quelle di una situazione congiunturale non ancora del tutto stabile. Pesa nel rapporto sul mercato del lavoro, il peso delle ore di assenza dal lavoro: 108 di media per ogni lavoratore interessate. “Un numero – ha precisato Streparava – che pesa non poco sulle imprese bresciane”. Sostanzialmente positivo, invece, il giudizio delle aziende del rapporto sulle riforme messe in campo dal governo Renzi, soprattutto in tema di sgravi fiscali e defiscalizzazione.
MASSIMO VENTURELLI 27 lug 2016 00:00