Conclave: il soffio dello Spirito
Anche questa volta l’antico proverbio che recita: “Chi entra Papa in Conclave, esce Cardinale” si è avverato. È proprio vero lo Spirito Santo soffia dove vuole, sceglie Lui, non tiene conto, per fortuna, delle previsioni dei giornalisti, né delle quotazioni delle Agenzie di scommesse. Che pena e delusione aver visto bookmaker quotare l’elezione dei cardinali al Soglio di Pietro, come si trattasse di una corsa di cavalli, di una partita di calcio o di un qualsiasi evento sportivo. Confesso che ho provato tanta tristezza leggere che alcuni Cardinali venivano quotati uno a quattro, altri uno a dieci, altri alla pari. Quando il protodiacono ha annunciato “Habemus Papam” e ha pronunciato il nome del cardinale eletto a Papa, ho esultato perché lo Spirito Santo, ancora una volta, aveva scardinato le previsioni umane. Tutti i Cardinali erano papabili, ma l’eletto non era, secondo i calcoli delle Agenzie di scommesse o previsioni giornalistiche, in “pole position” per usare un termine sportivo.
Ora, la Chiesa intera, dal Vescovo di Roma all’ultimo fedele, come suggerito da papa Leone XIV, dovrà mettersi di buzzo buono per diventare costruttrice di ponti che sappiano congiungere l’intera umanità nell’annuncio e conoscenza del Vangelo.
Sulle nomine di quanti dovranno essere le Guide Spirituali (dal Santo Padre al curato della piccola parrocchia di campagna) lasciamo che sia lo Spirito Santo ad agire attraverso le persone che sono preposta a prendere tali decisioni, evitando inutili scommesse, previsioni o pettegolezzi.
