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di MARCO MORI 05 mag 2023 09:04

La vita affonda sul lavoro

L’articolo 1 della Costituzione è il più pubblico che ci sia, il più laico nel senso più bello. Perché non è solo una solenne proclamazione di intenti, ma la sintesi di un’esperienza basilare su cui, appunto, si pianta, “è fondata” la vita quotidiana: dice che ciascuno di noi si appoggia, “si fonda” sul lavoro degli altri, vive perché qualcun altro fa bene il suo lavoro.

La socialità che ci lega è fatta per gran parte dal lavoro che uno compie. Se uno fa bene il pane, quel pane sarà cibo e allegria per tanti. Se uno insegna bene a scuola, quell’insegnamento costituisce la base dell’intelligenza e della fantasia per il futuro di tanti. Se uno commercia con un’attenzione la circolarità delle merci sarà anche circolarità del saluto, della vicinanza, dell’aiuto reciproco…

Quando qualcuno non fa il proprio lavoro, si creano guai non solo nella sua vita, ma in quella di molti attorno a lui. Vale anche per chi deve pensare il lavoro e le sue regole. Se Governo e Sindacati non trovano da decenni un modo per far funzionare bene il lavoro di tutti, viene il dubbio se siano capaci o meno di fare il proprio lavoro. Mentre qui si discute all’infinito, la vita di tanti non solo non trova un modo per fondarsi sul lavoro ma, tragicamente, affonda proprio sul lavoro.

MARCO MORI 05 mag 2023 09:04