Il mondo in preghiera per papa Francesco

“Polmonite bilaterale”. Al quinto giorno di ricovero del Papa al Gemelli, è cambiata la diagnosi. “Gli esami di laboratorio, la radiografia del torace e le condizioni cliniche del Santo Padre continuano a presentare un quadro complesso”, si legge nel bollettino della sala stampa della Santa Sede. “L’infezione polimicrobica, insorta su un quadro di bronchiectasie e bronchite asmatiforme, e che ha richiesto l’utilizzo di terapia cortisonica antibiotica, rende il trattamento terapeutico più complesso”, prosegue il bollettino diramato ieri: “La Tac torace di controllo alla quale il Santo Padre è stato sottoposto questo pomeriggio, prescritta dall’équipe sanitaria vaticana e da quella medica della Fondazione Policlinico A. Gemelli, ha dimostrato l’insorgenza di una polmonite bilaterale che ha richiesto un’ulteriore terapia farmacologica”. “Ciononostante, papa Francesco è di umore buono”, si legge nel comunicato della Sala stampa vaticana: “Ha ricevuto l’Eucaristia e, nel corso della giornata, ha alternato il riposo alla preghiera e alla lettura di testi. Ringrazia per la vicinanza che sente in questo momento e chiede, con animo grato, che si continui a pregare per lui”.
Anche in considerazione del nuovo quadro clinico sono stati annullati fino a domenica 23 febbraio, tutti gli impegni del Papae. “A motivo delle condizioni di salute del Santo Padre”, ha comunicato la Sala Stampa della Santa Sede, “per la celebrazione della santa messa in occasione del Giubileo dei diaconi, in programma per domenica 23 febbraionella basilica di San Pietro, Papa Francesco ha delegato mons. Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, Sezione per le Questioni fondamentali dell’evangelizzazione nel mondo”.
In questi giorni sono numerosi i messaggi che stanno arrivando al Pontefice da parte di autorità, istituzioni e persone comuni. A legarli la vicinanza e l’attenzione alla sua salute. Un invito alla preghiera arriva all'Argentina, il Paese natale di Francesco, dove i vescovi, in una nota, hanno esortato tutte le comunità a unirsi per pregare per la salute del Papa, chiedendo al Signore di concedergli una risposta pronta. “Con gratitudine - si legge - per il suo instancabile servizio alla Chiesa e al mondo, lo accompagniamo spiritualmente in questo periodo di ricovero e riposo. Confidiamo nell'intercessione della Vergine di Luján, patrona del nostro Paese, e incoraggiamo ogni comunità a offrire le proprie preghiere per Papa Francesco”. Inoltre i “curas villeros”, i sacerdoti delle comunità dei quartieri poveri e popolari dell'Argentina, in un comunicato riportato dal Sir, invitano a pregare in maniera permanente per “la salute del nostro amato Papa Francesco, che incarna 'una Chiesa povera per i poveri'”. C'è poi l'invito ad organizzare, a partire da oggi, un triduo di messe per pregare per la sua salute.
Anche dal Nicaragua si prega per la guarigione del Papa. Il cardinale Leopoldo Brenes, arcivescovo di Managua, ha invitato ad organizzare momenti di incontro per pregare per Francesco. In preghiera anche i vescovi del Belgio, perché il Signore conceda al Papa “la grazia della guarigione, le cure e la convalescenza necessarie per continuare la sua missione di Pastore della Chiesa universale, affinché anch'egli possa essere pellegrino di speranza per guidare la Chiesa in questi tempi in cui la fiducia è messa alla prova”. Sulla homepage della Conferenza episcopale degli Stati Uniti viene proposta una preghiera per Papa Francesco. Venerdì scorso in molti hanno risposto all'appello dei presuli di pregare per la guarigione del Papa.
In un post su X, il presidente brasiliano, Luiz Inacio Lula da Silva, ha inviato i suoi migliori auguri al Pontefice perché possa portare avanti il messaggio d'amore di Cristo. “Sua Santità è un riferimento nella lotta contro le diseguaglianze”, afferma. Dall'Italia, arriva il messaggio del rabbino capo della Comunità ebraica di Roma Riccardo Di Segni. "Preoccupato per le notizie sulla salute di Papa Francesco - scrive - formulo auguri di pronta e completa guarigione”. Vicinanza e solidarietà viene espressa in un messaggio dall'Ofs, Ordine Francescano Secolare. “Siamo certi - si legge - che lo Spirito Santo, con la sua infinita grazia, sarà al suo fianco, sostenendola con forza e speranza”.
La Presidenza del Consiglio episcopale latinoamericano e dei Caraibi (Celam), guidata dal card. Jaime Spengler, arcivescovo di Porto Alegre (Brasile), in una lettera ha espresso affetto e vicinanza al Papa, “in questi momenti in cui il Signore ha voluto unirlo più strettamente alla croce della fragilità umana”, in seguito al ricovero al Policlinico Gemelli di Roma. “Ci dà tranquillità il fatto che stia ricevendo cure adeguate e confidiamo che si riprenda presto”, si legge nella lettera. I vescovi latinoamericani ricordano che le preghiere per la sua salute di migliaia di persone in tutto il mondo “sono la manifestazione che lei è nei nostri cuori come padre e pastore”. E aggiungono: “Preghiamo per lei, affinché senta la forza e la consolazione del Signore, e che le dia molta pazienza”.
Anche la Conferenza episcopale peruviana ha chiesto al popolo di Dio di pregare per la salute di Papa Francesco. Il presidente della Conferenza episcopale peruviana, mons. Carlos García Camader, ha invitato tutti i fedeli e le persone di buona volontà a pregare per la guarigione del Papa e ha affidato il Santo Padre Francesco al Signore dei miracoli e alla protezione divina della Beata Vergine Maria.
“Il Papa ci ha chiamati venerdì e sabato, era di buon umore, la voce un po’ affaticata, ma ha voluto sapere come stiamo. Un collaboratore gli ha passato il telefono e ha potuto parlare con noi. Ieri invece ha riposato e sapevamo che non avrebbe telefonato”. È quanto ha riferito uno dei responsabili della parrocchia Sacra Famiglia di Gaza. Anche dal Gemelli, dunque, il Pontefice ha voluto mantenere la consuetudine di esprimere la sua vicinanza alla popolazione di Gaza, come fa abitualmente con una telefonata giornaliera.
Foto @agensir
