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Ponte di Legno
di GIULIANO CHIAPPARINI 27 mag 2015 00:00

Aspettando il Giro: tutti vedono rosa

La febbre da Giro d'Italia . Lo spettacolo del gruppo, della maglia rosa e, perché no, della carovana fatta da ammiraglie e veicoli pubblicitari torna a smuovere dal solito tran tran piccole e grandi comunità di questo estremo lembo Nord della provincia bresciana. Oggi il passaggio bresciano

A cavallo fra Trentino, Valcamonica e Valtellina va in scena oggi, martedì 26 maggio, uno di quei tapponi che promettono di risultare decisivi per gli esiti della principale manifestazione ciclistica nazionale. Si tratta di un tappone non per la lunghezza, sono solo 174 km, ma per il dislivello dato che gli atleti saranno chiamati ad una serie di salite molto impegnative. Dopo la partenza da Pinzolo (816 m) verso mezzogiorno, subito il Passo Campo Carlo Magno (1681 m), poi finita una lunga discesa impegnativa ecco altri 1000 metri di dislivello per salire al Passo del Tonale (1883 m) per scendere, quando ormai saranno circa le 14, in Valcamonica lungo la Statale 42 attraverso Ponte di Legno e Vezza d'Oglio fino a Edolo (688 m) tagliando di lì a poco, verso le 14,30, la boa di metà gara. Imboccando una prima volta la meno nota strada intercomunale che passa per Santicolo in direzione di Corteno Golgi, i corridori proveranno la ripida salita che potrebbe risultare decisiva nel finale. Raggiunta l'Aprica (1173 m) attorno alle 15 ecco la picchiata verso i 433 metri di Tirano in Valtellina. A 50 km dal traguardo migliaia di appassionati assieperanno la piccola stradina che da Mazzo s'inerpica fino al Passo Mortirolo (1854 m.). Sono i luoghi legati al mito di Pantani, immortalati da un apposito monumento lungo la salita che lo vide sfrecciare in barba a pendenze sovrumane.

Quando saranno ormai le 16.30 all'incirca e mentre milioni di spettatori seguiranno comodamente la gara in tv, la fatica dei corridori continuerà per altri 35 km, lungo la difficile discesa, di nuovo in Valcamonica, verso Monno e poi nuovamente a Edolo per ripetere verso le 17 l'ultimo strappo attraverso la Val di Corteno fino al traguardo al Passo Aprica. La località valtellinese torna ad ospitare l'arrivo di tappa dopo cinque anni, per la nona volta dal lontano 1962. Lassù come a Edolo, Vezza, Ponte e negli altri paesi grandi e piccoli il rosa del giro colora le vetrine e talora anche balconi e finestre. Gli amministratori hanno provveduto in modo da sfruttare per quel che è possibile la passerella costituita dalla corsa rosa. Un po' di promozione non fa mai male.

La gran parte delle scuole concede un giorno di vacanza agli studenti, mentre saranno momenti di superlavoro per le forze dell'ordine e Protezione civile. Naturalmente le telecamere Rai non dovranno far fare cattiva figura a chi si occupa delle strade, per cui provvidenzialmente è stato posato per tempo un sottile nastro d'asfalto sopra le annose lamentele circa lo stato vergognoso delle patrie vie solitamente a disposizione del pendolarismo locale e turistico.
GIULIANO CHIAPPARINI 27 mag 2015 00:00